UK, foto dello spazio in saldo

UK, foto dello spazio in saldo

Uno studente universitario si crea la sua "scatola magica": la manda in orbita, scatta foto e poi recupera il tutto. Low cost spaziale, notorietà mondiale
Uno studente universitario si crea la sua "scatola magica": la manda in orbita, scatta foto e poi recupera il tutto. Low cost spaziale, notorietà mondiale

La nuova meteora dei media affamati di notizie (in attesa di una nuova abbuffata di annunci Apple, domani) si chiama Adam Cudworth, diciannovenne britannico studente presso la Nottingham University che ha realizzato un progetto di fotocamera in grado di raggiungere l’alta atmosfera, scattare foto e poi tornare intatta sulla superficie per permettere il recupero del tutto.

Cudworth sostiene di aver speso appena 250 euro per realizzare la sua “impresa”, usando una semplice fotocamera compatta (Canon A570) acquistata su eBay, un sensore GPS, un trasmettitore radio e una circuiteria elettronica con microprocessore.

Grazie al setup del marchingegno , il ragazzo è stato in grado di misurare in ogni momento l’altitudine, la direzione e la velocità del pallone aerostatico a cui aveva collegato la sua scatola fotografica: una volta raggiunti i 30 chilometri di altitudine il pallone è tornato lentamente sulla terra ferma, atterrando a circa 50 chilometri di distanza dalla casa dello studente.

Cudworth ha così potuto recuperare la scatola, prelevare la fotocamera (intatta) e mostrare al mondo le foto riprese ad altissima quota. Il giovane studente di ingegneria (e i media tutti in coro) sottolinea l’eccezionalità della sua impresa, che ha potuto ottenere risultati (cioè le fotografie di cui sopra) degni di una costosissima ( ma anche no ) missione NASA con pochi spiccioli e attrezzature tecnologiche alla portata di tutti.

Parlando di fotografie e spazio, anche Curiosity si da alle pratiche di vanità scattandosi un autoritratto grazie a uno dei tanti strumenti scientifici di cui è dotato: lo scatto somiglia parecchio al robottino animato Wall-E e ritrae il pennone del rover che alloggia le fotocamere e il potente laser che servirà alla sonda (e agli scienziati sulla Terra) per lo studio del Pianeta Rosso .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
11 set 2012
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