Una seduta horror

Una seduta horror

Campi elettrici in grado di influenzare le emozioni di chi è accomodato sulla sedia. Un esperimento dal sapore cinematografico
Campi elettrici in grado di influenzare le emozioni di chi è accomodato sulla sedia. Un esperimento dal sapore cinematografico

Una invenzione a dir poco raccapricciante che potremmo pensare essere l’ultima invenzione di un torturatore. In realtà si tratta di una creazione dello studente Shogo Fukushima, dottorando presso l’Università di Tokyo. Capace di “far drizzare i peli”, la sedia di Fukushima aumenta l’emotività della persona accomodata sul sedile influenzando la percezione dei suoni e delle immagini.

la sedia

Tutto ciò è reso possibile dai braccioli della sedia, avvolti da archi quadrati che utilizzano campi elettrici per generare senzasioni generalmente scatenate da sentimenti di paura o sorpresa.

Gli archi che circondano il braccio sono costituiri da tre strati. Partendo dall’interno verso l’esterno c’è prima dapprima una piastra dielettrica isolante, successivamente un elettrodo e nella parte esterna una piastra di gomma. L’energia statica passa attraverso l’elettrodo che polarizza la piastra dielettrica. Questo genera l’attrazione dei peli del braccio provocando all’utente una sensazione simile a quella che si prova quando si indossano o si sfilano vestiti con caratteristiche elettriche simili (come avviene spesso con i maglioni di lana).

Per testare la sua invenzione Shogo Fukushima ha fatto provare il dispositivo a diversi volontari. Dopo essersi accomodati sulla poltrona, sono stati inviati 10kV agli archi. Contemporaneamente sul monitor di fronte alla seduta è stata proiettata una immagine inquietante ed è stato lanciato un forte allarme. Le reazioni sono state davvero da film dell’horror, lasciando la maggior parte delle persone a bocca aperta e occhi spalancati.

Molti dei volontari avevano visto le stesse immagini ed udito lo stesso suono prima di accomodarsi sulla poltrona. Quasi tutti riferiscono che la sensazione provata da seduti è davvero più inquietante di quella riscontrata senza l’ausilio della sedia innovativa. È difficile pensare come questa invenzione possa essere sfruttata in futuro sia nel settore video, come cinema e home theater, che audio, a causa dell’imponente hardware necessario al funzionamento. In ogni caso potrebbe essere una novità interessante da aggiungere alle attrazioni 4D.

(via Engadget )

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Pubblicato il
11 set 2012
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