Nintendo, tra mancati profitti e nuove speranze

Nintendo, tra mancati profitti e nuove speranze

Il gigante dei videogame mancherà il totale dei profitti annuali annunciato a luglio, nonostante una diminuzione delle perdite negli ultimi sei mesi. Andrà meglio con Wii U?
Il gigante dei videogame mancherà il totale dei profitti annuali annunciato a luglio, nonostante una diminuzione delle perdite negli ultimi sei mesi. Andrà meglio con Wii U?

Previsioni in chiaroscuro per il colosso del gaming Nintendo, annunciate negli ultimi highlight finanziari. I profitti annuali della società nipponica dovrebbero aggirarsi sui 20 miliardi di yen – circa 192 milioni di euro – in forte discesa rispetto alle stime dello scorso luglio , quando si attendeva un totale di 35 miliardi di yen o 338 milioni di euro.

Risultati che verrebbero ottenuti nonostante un forte ribasso nelle perdite operative, che negli ultimi sei mesi si sono assestate sui 29,2 miliardi di yen (282 milioni di euro) rispetto ai 57,3 miliardi (550 milioni di euro) nello stesso periodo alla fine dell’anno 2011.

Si fa sentire la fortissima concorrenza di smartphone e tablet, sempre più sfruttati dagli utenti mobile per il consumo di esperienze videoludiche. Le vendite globali di console a fine ciclo come DS e Wii hanno portato il colosso giapponese a spedire (rispettivamente) 970mila e 1,32 milioni di unità. Una diminuzione più che vistosa, che si aggira sul 60 per cento sia per DS che Wii. Decisamente migliori i risultati del modello 3DS, il cui livello di distribuzione ha superato i 5 milioni di unità per un 64,8 per cento in più .

Per la rimonta sul mercato, Nintendo si affida alla prima nuova console in sei anni di attività produttiva. A novembre, l’azienda del Sol Levante lancerà sul mercato Wii U , versione aggiornata del modello da 100 milioni di unità vendute dal 2006. Strizzando l’occhio ai tablet – con tanto di social network e possibilità di registrare programmi televisivi – Wii U dovrebbe vendere 5,5 milioni di unità entro il marzo del prossimo anno .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 25 ott 2012
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