Il cervello simulato che sa far di conto

Il cervello simulato che sa far di conto

Ricercatori canadesi realizzano un cervello computerizzato capace di eseguire alcuni semplici compiti. La lentezza dei processi è ancora molto alta, ma i futuri supercomputer risolveranno il problema
Ricercatori canadesi realizzano un cervello computerizzato capace di eseguire alcuni semplici compiti. La lentezza dei processi è ancora molto alta, ma i futuri supercomputer risolveranno il problema

Si chiama Spaun, ed è il cervello simulato al computer più complesso mai realizzato fino ad ora. Realizzato dai ricercatori della University of Waterloo, Spaun mima in piccolo la complessità di un cervello umano ed è capace di rispondere ad alcuni quesiti presenti nei test di intelligenza. Impiegando delle ore per fare ciò che un cervello naturale fa in pochi secondi.

Nondimeno, si tratta di un inizio dalle notevoli potenzialità di sviluppo : Spaun è composto da 2,5 milioni di neuroni simulati – contro gli 80-100 miliardi di cellule mediamente contenute in un cervello umano – ricreati in software in una maniera quanto più fedele era possibile rispetto alla loro controparte biologica.

Le aree specializzate della corteccia cerebrale vengono anch’esse simulate con otto diversi algoritmi specifici, e grazie a questi algoritmi Spaun è in grado di riconoscere immagini grandi 28×28 pixel, ordinare dati e numeri, simulare i processi di memoria a breve e lungo termine, muovere un braccio robotico per disegnare simboli e numeri su un foglio di carta.

Per portare qualcosa come Spaun a livelli funzionali appena paragonabili a quelli di un cervello umano occorreranno naturalmente parecchi progressi nel campo della neurobiologia e della tecnologia dei supercomputer, ma i ricercatori sostengono che la loro simulazione ha una utilità pratica quando viene ad esempio usata per studiare il comportamento dei neuroni nelle zone colpite da malattie degenerative come il Morbo di Parkinson.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
4 dic 2012
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