Intel, gli Atom a 64 bit per micro-server

Intel, gli Atom a 64 bit per micro-server

Intel presenta la nuova linea di processori super-efficienti per scenari server e micro-server: gli Atom abbracciano l'architettura x86 a 64 bit, e secondo gli analisti faranno piazza pulita di AMD e delle speranze di ARM nel settore
Intel presenta la nuova linea di processori super-efficienti per scenari server e micro-server: gli Atom abbracciano l'architettura x86 a 64 bit, e secondo gli analisti faranno piazza pulita di AMD e delle speranze di ARM nel settore

In una mossa che ha fatto innervosire AMD, eccitare gli analisti e incrementare il valore delle azioni in borsa, Intel ha svelato la nuova linea di CPU SoC (System-on-Chip) Atom dotati di caratteristiche specifiche per sistemi server e micro-server.

Precedentemente nota col nome in codice di Centerton , la serie Atom S1200 segna il debutto dell’architettura x86 (declinazione SoC) nell’era delle istruzioni a 64 bit (x86-64) con funzionalità specifiche pensate per l’impiego nei data center e nei server dove il risparmio economico vale più delle prestazioni assolute raggiungibili con le CPU Intel più performanti (Xeon).

Disponibile in tre diverse versioni con vari livelli di TDP e velocità di clock (da 1,6 GHz a 2,0 GHz), gli Atom S1200 consumano un minimo di 6W in una configurazione dual-core con Hyperthread (quindi 4 thread eseguibili contemporaneamente) e sono dotati di caratteristiche specifiche per i server come il controllo degli errori (ECC), un controller di memoria DDR3 per 8 GB in totale, ipervisore per la virtualizzazione (Intel VT) e naturalmente il supporto alle istruzioni a 64 bit.

Intel sostiene che il nuovo chip SoC sia l’unico disponibile al momento con “caratteristiche fondamentali” per i datacenter, un processore in grado di favorire l’evoluzione del concetto stesso di CED verso configurazioni e scenari sempre più attenti al risparmio energetico ed economico. Il costo di un singolo processore Atom S1200 parte da 54 dollari per ordini minimi da 1.000 unità.

In attesa di verificare coi numeri la reazione del mercato server e micro-server al SoC x86 a 64 bit, il nuovo Centerton è al momento una “star” soprattutto nelle considerazioni degli analisti: il passaggio ai 64 bit con un TDP così basso darebbe a Intel un vantaggio di almeno un anno e forse più su ARM, dicono i suddetti analisti, anche se i margini di profitto sono destinati a scendere vista l’economicità della nuova tecnologia per micro-server. Un settore che, sia come sia, si prevede arrivi al 20 per cento del totale dei prodotti CED di qui a 3 anni.

A chi l’introduzione di Centerton non è andata proprio giù è AMD, il competitor di sempre di Intel, sempre più costretto a fronteggiare la crisi: per Sunnyvale i nuovi Atom sono “troppo poco, troppo tardi”, e l’azienda tiene a sottolineare le mancanze della strategia di Intel in una email spedita alla stampa che denota un certo irrituale ma comprensibile nervosismo.

La verità potrebbe risiedere nel fatto che AMD non abbia ancora nulla di pronto, sul lato dei micro-server, né prodotti basati su ARM (i fantomatici server SeaMicro ancora di là da venire) né CPU a 64 bit che possano reggere il confronto tecnologico e commerciale con Intel. Anche Facebook, da tempo impegnata per far scendere i costi dei suoi CED, dice che la strada percorsa dagli Atom S1200 è quella giusta anche se l’azienda non userà le CPU.

Non contenta dei risultati (tecnologici) ottenuti con Centerton, Intel pensa già (e sempre) al futuro prossimo dell’architettura x86 in declinazione SoC: e il futuro, dice Intel, sarà basato su transistor tridimensionali (tri-gate) realizzati con processo produttivo a 22 nanometri e specificatamente configurati per l’impiego in scenari in cui l’efficienza energetica vale più delle prestazioni assolute.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
12 dic 2012
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