Special 301, i nuovi nemici del copyright

Special 301, i nuovi nemici del copyright

Torna la lista dei famigerati mercati della contraffazione e della pirateria audiovisiva. Esclusi Megaupload e il sito cinese Taobao. Preoccupano ancora IsoHunt e Kat.ph
Torna la lista dei famigerati mercati della contraffazione e della pirateria audiovisiva. Esclusi Megaupload e il sito cinese Taobao. Preoccupano ancora IsoHunt e Kat.ph

Da tradizione, la solita lista dei famigerati mercati della pirateria, stilata dai vertici dell’ Office of United States Trade Representative (USTR) per indicare tutti quei luoghi – fisici e digitali – in cui continua a proliferare la distribuzione/condivisione di materiale contraffatto o in violazione del copyright.

Nell’ultima edizione dello Special 301 , una serie di piattaforme cibernetiche che non preoccupano più le autorità di Washington. Dopo il raid ordinato dal Department of Justice (DoJ) agli inizi dell’anno, il cyberlocker Megaupload è finito in fondo alla classifica dopo aver dominato per molto tempo. Il founder Kim Dotcom ha però annunciato la Mega-rinascita per la fine del prossimo gennaio.

Insieme a Megaupload, il motore di ricerca BtJunkie è stato escluso dalla lista dei nemici del diritto d’autore, avendo chiuso i suoi battenti cibernetici su pressione delle autorità italiane. Citata anche la chiusura di Demonoid, finito nel mirino di un’operazione messicana e bombardato in Ucraina con un attacco DDoS. Il tracker del sito è però tornato a funzionare alla metà dello scorso novembre .

Tra i mercati della contraffazione, gli States hanno accolto con soddisfazione i progressi compiuti da numerosi siti cinesi, a partire da Taobao e Sogou. Nella lista nera resta però il dominio multi-piattaforma Xunlei, che continua ad offrire sia link a contenuti in streaming che spazi di archiviazione con le classiche caratteristiche dei servizi di file hosting .

Nel mirino delle autorità statunitensi resta la Baia dei Pirati, nonostante i blocchi ordinati dai giudici di mezza Europa. Insieme a The Pirate Bay, alcuni tra i principali motori di ricerca BitTorrent, da Torrentz.eu al canadese IsoHunt . Continua la caccia al britannico Putlocker, così come alle condivisioni illegali sul social network russo vKontakte e alla piattaforma di indexing Kat.ph , tra i 40 siti più visitati in Asia.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
14 dic 2012
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