Approfittando dell’occasione fornita dal sito di petizioni popolari aperto dalla Casa Bianca, i cittadini statunitensi appassionati di Star Wars hanno proposto la costruzione di una Morte Nera funzionante all’amministrazione Obama. La proposta è stata respinta, ma la risposta dell’amministrazione vale il racconto e un premio simbolico per le pubbliche relazioni allo staff presidenziale.
La risposta, obbligata dopo le 25mila firme raccolte dalla petizione, è stata scritta da Paul Shawcross, responsabile della divisione scientifica dell’ Office of Management and Budget della Casa Bianca: Shawcross infioretta il testo con citazioni continue a battute e passaggi celebri della saga fantascientifica più popolare, trovando anche il tempo di spiegare perché promuovere la scienza e la tecnologia spaziale di NASA sia un modo decisamente migliore di spendere i soldi dei contribuenti statunitensi.
La costruzione di una Morte Nera funzionante doveva partire nel 2016, secondo la petizione, ma costerebbe 850 quadrilioni – 850mila milioni di milioni di dollari statunitensi. “Stiamo lavorando sodo per ridurre il deficit, non per espanderlo”, scrive Sahawcross.
La principale funzionalità della Morte Nera, poi – cioè far saltare in aria interi pianeti – non fa parte delle politiche supportate dall’amministrazione Obama. La vulnerabilità della stazione spaziale a un singolo pilota di caccia X-Wing , infine, renderebbe l’opera di costruzione priva di valore.
Omaggio starwarsiano a parte, dove la risposta di Shawcross centra il bersaglio è nello sfruttare l’occasione per promuovere scienza e tecnologie molto più concrete di quelle ideate per la saga di George Lucas: NASA ha già all’attivo la realizzazione di una Stazione Spaziale Orbitante grossa come un campo da football, dice Shawcross, per non parlare dei rover marziani attualmente in attività.
Alfonso Maruccia