Toshiba svela un cucciolo di fuel cell

Toshiba svela un cucciolo di fuel cell

Il colosso giapponese ha prodotto quella che definisce la batteria a combustibile più piccola al mondo, da portare in tasca e utilizzare per ricaricare PDA e telefoni cellulari
Il colosso giapponese ha prodotto quella che definisce la batteria a combustibile più piccola al mondo, da portare in tasca e utilizzare per ricaricare PDA e telefoni cellulari


Tokyo (Giappone) – All’inizio dell’anno aveva promesso fuel cell sufficientemente piccole da poter essere incluse in un notebook. Oggi Toshiba ha fatto di più: ha svelato un prototipo di batteria al metanolo così piccola e leggera da poter essere utilizzata come alimentazione “portatile” di riserva per piccoli dispositivi, come PDA e telefoni cellulari.

La batteria, che Toshiba definisce la più piccola cella al metanolo al mondo, ha un’autonomia circa sei volte maggiore rispetto ad una tipica pila al litio ed è in grado di generare una potenza elettrica media in uscita di 1 watt per oltre 20 ore continuate.

Rispetto alle batterie tradizionali, però, la piccola fuel cell di Toshiba paga ancora un prezzo elevato in termini di peso, pari a 130 grammi . Per questo motivo il colosso giapponese per il momento la propone più come una fonte energetica di emergenza per ricaricare le comuni batterie al litio piuttosto che un sostituto di queste ultime.

Toshiba presenterà la sua nuova fuel cell questa settimana in un evento che si terrà in Giappone, tuttavia la sua commercializzazione non è prevista prima del 2005.

Entro tale data il colosso giapponese della telefonia mobile, DoCoMo, prevede tuttavia di rilasciare sul mercato i primi smartphone alimentati con celle a combustibile prodotte, con tutta probabilità, da Motorola, la stessa azienda che da alcuni anni sta sviluppando fuel cell con una dimensione di un pollice quadrato ed uno spessore di un decimo di pollice insieme al Los Alamos National Laboratory americano.

Uno dei grossi vantaggi offerti dalle batterie a liquido combustibile è dato, oltre che dall’autonomia, dal fatto di non emettere sostanze inquinanti e di poter essere smaltite in modo assai più facile ed ecologico rispetto alle pile ricaricabili.

Fra gli altri colossi del settore che stanno investendo molto nello sviluppo di fuel cell per computer portatili e dispositivi mobili vi sono anche NEC, Hitachi e PolyFuel, una start-up finanziata niente meno che da Intel.

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Pubblicato il
8 ott 2003
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