Groupon licenzia il CEO

Groupon licenzia il CEO

Da più di quattro anni alla guida dell'azienda di Chicago, Andrew Mason è stato rimosso dal board. Pesano i pessimi risultati finanziari degli ultimi trimestri. La reggenza ad intermin mentre si cerca un nuovo condottiero
Da più di quattro anni alla guida dell'azienda di Chicago, Andrew Mason è stato rimosso dal board. Pesano i pessimi risultati finanziari degli ultimi trimestri. La reggenza ad intermin mentre si cerca un nuovo condottiero

Non ne aveva fatto un dramma dopo il crollo inatteso del valore azionario della sua Groupon, incoraggiato dall’amore degli utenti verso la piattaforma delle promozioni online. Andrew Mason, fondatore e CEO dell’azienda di Chicago, verrà ora sostituito ad interim da Eric Lefkofsky – fino ad oggi, presidente esecutivo – e dal suo vice Ted Leonsis. Con tutti i ringraziamenti del caso, Mason è stato dunque sollevato dall’incarico di principale timoniere del gigante dei coupon a stelle e strisce.

L’annuncio contenuto in un sintetico comunicato stampa ha provocato effetti immediati a Wall Street, dove il valore azionario di Groupon è salito fino a 12 punti percentuali nelle contrattazioni after hours . Alla pubblicazione degli ultimi risultati trimestrali, l’azienda di Chicago aveva registrato una vistosa perdita di 0,12 dollari ad azione , sorprendendo gli analisti che si aspettavano invece un guadagno di 0,03 dollari per le attività finanziarie alla fine del 2012.

“Ho deciso che mi piacerebbe trascorrere più tempo con la mia famiglia – ha esordito Mason in una lettera aperta alla gente di Groupon – Sto scherzando, oggi sono stato licenziato. Se vi state chiedendo perché, non avete prestato sufficiente attenzione”. A parlare resterebbero i pessimi risultati finanziari nelle ultime trimestrali – alla fine dello scorso dicembre l’azienda di Chicago ha riportato una perdita netta di 81,1 milioni di dollari – che inchiodano senza possibilità di scampo la gestione del CEO.

“Per tutti quelli che si stanno preoccupando per me, vi prego di non farlo – ha continuato Mason nella sua schietta lettera aperta – Amo Groupon e sono terribilmente orgoglioso di quello che abbiamo creato. L’idea di aver fallito non mi disturba, perché fa parte del viaggio”. Il regno di Lefkosky e Leonsis non sarà duraturo, dal momento che il board di Groupon è alla ricerca di una nuova figura che sappia maneggiare il timone con grande dimestichezza, permettendo alla nave delle promozioni di salpare verso acque più sicure e redditizie.

Mauro Vecchio

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
1 mar 2013
Link copiato negli appunti