FreakNet MediaLab, incubo sgombero a Catania

FreakNet MediaLab, incubo sgombero a Catania

Pare proprio che la Giunta comunale di Catania non abbia intenzione di rivedere la propria posizione in merito al CSA Auro e al FreakNet MediaLab, laboratorio autogestito che consente di accedere ad Internet e apprendere l'uso di Linux
Pare proprio che la Giunta comunale di Catania non abbia intenzione di rivedere la propria posizione in merito al CSA Auro e al FreakNet MediaLab, laboratorio autogestito che consente di accedere ad Internet e apprendere l'uso di Linux


Catania – CSA Auro e FreakNet MediaLab entro poche settimane, due mesi al massimo, dovranno lasciare i locali attualmente occupati a Catania. Questo è quanto disposto dalla Giunta comunale in merito ad un caso che coinvolge le straordinarie attività di un attivissimo centro informatico autogestito di cui Punto Informatico ha già avuto l’opportunità di occuparsi.

Il CSA avrebbe dovuto ospitare la prossima estate il nuovo Hackmeeting ma, a questo punto, l’appuntamento rischia decisamente di saltare e già sono allo studio azioni che possano consentire al FreakNet di continuare ad avere una sede. Il FreakNet MediaLab , come noto, è un laboratorio autogestito messo in piedi senza una lira di finanziamento pubblico, realizzato in locali abbandonati e fatiscenti (ex monastero di Sant’Agata), “legittimato” da una convenzione comunale del ’98, frequentato da 300 e più utenti, tra cui molti extracomunitari, ed è ospitato dall’associazione culturale Lorenzo Aiello.

La Giunta comunale si è mossa di recente contro il laboratorio sotto la guida del consigliere comunale Marco Consoli (CCD) che in una interrogazione accusava: “I giovani del Centro Sociale Auro nell’arco degli anni hanno commesso gravi reati, il consumo e la detenzione di sostanze stupefacenti, furto di energia elettrica e acqua, disturbo della quiete pubblica, organizzazione di manifestazioni musicali senza alcuna autorizzazione”.

Accuse che vengono respinte con forza dal CSA che in queste ore sta ragionando su come mobilitarsi per evitare lo sgombero.

Per reagire, come prima cosa il FreakNet ha organizzato una raccolta di firme da opporre alla decisione della Giunta.

Nel documento da sottoscrivere si legge: “Al Consiglio comunale di Catania – Al Sindaco della città di Catania – Con la presente, noi sottoscritti cittadini, intendiamo manifestare la nostra disapprovazione davanti a qualsiasi iniziativa volta a rescindere la convenzione tra l’Amministrazione e l’associazione culturale Lorenzo Aiello. Disapproviamo il tentativo di delegittimazione dell’esperienza del centro sociale autogestito Auro alla quale riconosciamo invece un alto valore sociale, culturale, aggregativo e politico. Le molteplici attività che si svolgono nella struttura di via Santa Maria del Rosario sono importanti per i cittadini catanesi, sono diventate riferimento per molte realtà nazionali e hanno ricevuto riconoscimenti anche all’estero”.

Iniziativa parallela è quella che permette a chi vuole sostenere la battaglia del CSA e del FreakNet di scrivere ai consiglieri comunali di Catania. C’è anche una lista di numeri di fax per faxare direttamente ai consiglieri comunali le proprie opinioni.

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Pubblicato il
17 apr 2001
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