Film Senza Limiti, sequestro annullato

Film Senza Limiti, sequestro annullato

Il Tribunale del Riesame annulla il provvedimento precedente su Film Senza Limiti e si scopre che uno degli accusati ha appena 15 anni.
Il Tribunale del Riesame annulla il provvedimento precedente su Film Senza Limiti e si scopre che uno degli accusati ha appena 15 anni.

Il Tribunale del Riesame di Viterbo ha ordinato l’annullamento dell’ordine di sequestro del dominio filmsenzalimiti.it , così come quello delle apparecchiature informatiche appartenenti ai presunti gestori della nota piattaforma di indexing per la visione in streaming gratuito dei maggiori film in circolazione. Ad annunciarlo a Punto Informatico è l’avvocato di Roma Fulvio Sarzana, attuale difensore dei due giovanissimi responsabili del sito di linking.

Film Senza Limiti: tutti i dettagli

In assenza dei presupposti legali per procedere al sequestro del dominio filmsenzalimiti.it , il Tribunale del Riesame di Viterbo ha dunque deciso di restituire sito e computer ai due proprietari, tra cui un ragazzo di appena quindici anni. Eseguendo un’ingiunzione ordinata dal Tribunale di Viterbo, la Guardia di Finanza di Arezzo aveva sequestrato il dominio della piattaforma per violazione dell’art. 171-ter della legge 633/1941 sulla protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio.

“Il sito era accusato di mettere a disposizione a scopo di lucro opere protette dal diritto d’autore – ha ricordato Sarzana – Il procedimento proveniva in realtà dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, che aveva poi trasmesso gli atti al Tribunale di Viterbo, luogo di residenza dei due gestori. Il Tribunale del Riesame ha pronunciato oggi il dispositivo di annullamento delle misure cautelari”.

Nel disclaimer del sito gli stessi gestori avevano sottolineato come i contenuti presenti fossero ospitati su server esterni, così come il player per la visione dei film in streaming. “Per eliminare definitivamente un film bisogna far richiesta al servizio che lo ospita e che ha la responsabilità dei propri video, non a noi, perché noi non violiamo alcuna legge di copyright ma raccogliamo i film della rete e non disponiamo di alcun download interno o esterno che sia” si leggeva ancora nell’avviso agli utenti.

“Nonostante le violazioni del diritto d’autore siano da considerare a tutti gli effetti un reato nei casi di conclamata attività di pirateria lucrativa, ritengo, ma questa è un’opinione personale, che le misure inibitorie che hanno ad oggetto siti e forum sulla Rete dovrebbero essere adottate come extrema ratio residuando comunque da eventuali rimedi civilistici meno invasivi di un sequestro penale” dice ora Sarzana.

In attesa di ulteriori evoluzioni nella vicenda, Sarzana ha così commentato la decisione del Tribunale del Riesame di Viterbo: “dovremo attendere gli esiti successivi, e vedere quali saranno ora le mosse della Procura, ma sembra indubitabile che il Tribunale abbia anche tenuto conto del fatto che il reale gestore del sito, come individuato dal consulente della Guardia di Finanza presente all’atto del sequestro che sembra appartenere ad una delle associazioni molto attive nel contrasto alla pirateria multimediale, fosse in realtà un ragazzino di quindici anni (che all’epoca della costituzione del sito ne aveva 13). Il che non giustifica né esime qualunque soggetto dal compimento di un reato, ma che dovrebbe far riflettere attentamente sulla presenza di un reale introito derivante da presunte attività illegali”.

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Pubblicato il
15 mar 2013
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