LulzSec, confessioni hacktiviste

LulzSec, confessioni hacktiviste

Kayla, Topiary e Tflow si dichiarano colpevoli delle scorribande cibernetiche contro Sony, Nintendo e l'agenzia britannica SOCA. Insieme all'altro pentito Ryan Cleary, rischiano fino a 10 anni di prigione
Kayla, Topiary e Tflow si dichiarano colpevoli delle scorribande cibernetiche contro Sony, Nintendo e l'agenzia britannica SOCA. Insieme all'altro pentito Ryan Cleary, rischiano fino a 10 anni di prigione

Ai primissimi livelli nelle gerarchie interne al celebre collettivo hacker LulzSec, Ryan Kayla Ackroyd e Jake Topiary Davis hanno vuotato il sacco al cospetto di un giudice presso la Southwark Crown Court di Londra. I due giovani smanettoni britannici hanno confessato un coinvolgimento diretto nelle violente incursioni informatiche tra i sistemi protetti da Sony, Nintendo, Twentieth Century Fox e la security firm HBGary .

Accesso non autorizzato alle reti di computer, costruzione di una botnet per il lancio di un attacco DDoS contro le infrastrutture del Pentagono e del National Health Service (NHS) britannico. Insieme a Kayla – che su Internet dichiarava di essere una ragazza di 16 anni – e Topiary , ha confessato anche Mustafa Tflow al-Bassam, altro membro attivo ai vertici del gruppo nato da una costola di Anonymous.

L’ennesima testa rotolante per LulzSec, dopo l’arresto del lider maximo Hector Xavier Sabu Monsegur e le sue cantate come un vero e proprio pentito dell’hacktivismo. Nel giugno 2012, il giovane Ryan Cleary si era dichiarato colpevole di aver guidato gli attacchi contro Sony Pictures, lanciando un vibrante DDoS contro il sito dell’agenzia britannica Serious Organised Crime Agency (SOCA) . Complessivamente, i quattro hacker rischiano fino a 10 anni di prigione in base ai vari capi d’accusa.

Tra quest’ultimi, la pubblicazione di dati personali su siti come pastebin.com – un must anche per Anonymous – lulzsec.com e la piattaforma svedese The Pirate Bay. In uno dei primi manifesti digitali di LulzSec, lo stesso gruppo aveva sottolineato come il furto di password o il defacement dei siti ufficiali fosse estremamente divertente. Non si divertiranno molto i quattro smanettoni, in attesa di una sentenza che dovrebbe giungere nel prossimo maggio.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 10 apr 2013
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