WebTheatre/ Amazon non punta sull'originalità

WebTheatre/ Amazon non punta sull'originalità

di G. Niola - Due pilota ospitati da Amazon perché siano votati dal pubblico. Per diventare delle serie al di sopra della media pur senza fare del nuovo il loro punto di forza
di G. Niola - Due pilota ospitati da Amazon perché siano votati dal pubblico. Per diventare delle serie al di sopra della media pur senza fare del nuovo il loro punto di forza

Nel tentativo di non lasciare vuoto nemmeno lo spazio per le webserie, Amazon ha aperto le sue porte ad otto progetti, otto episodi pilota di commedie (più altri 6 ma indirizzati al pubblico dei bambini), tra i quali il pubblico sceglierà quali diventeranno webserie vere e proprie, ospitate in esclusiva da Amazon instant videos.
Tra i molti progetti, due però si distinguono per valori produttivi sopra qualsiasi media, per affondare le proprie radici in un terreno diverso rispetto a quelli in cui solitamente fioriscono le webserie e infine per basarsi su qualcosa di preesistente.

Le webserie, lo si è notato spesso, difficilmente creano qualcosa di interamente originale e, sebbene non adattino mai storie, libri o racconti preesistenti (con un’unica immensa eccezione ), amano cavalcare mode, tendenze e altri prodotti di successo.
È uno degli imperativi che YouTube ripete più volte in assoluto ai propri partner: “Cercare di capire quali siano i termini più cercati, le tendenze più cavalcate e i temi più desiderati dagli utenti e produrre video di conseguenza”. E anche le webserie che nulla hanno a che vedere con YouTube tendono a conformarsi a quest’idea.
Per questo stupisce fino ad un certo punto la presenza nel pantheon delle otto serie preselezionato da Amazon di due prodotti raffinatissimi ma molto modellati su qualcos’altro.
Si tratta di Zombieland e Onion News Empire .

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Il primo, Zombieland, è la serie estratta dal film Benvenuti a Zombieland (grandissimo successo in America, arrivato direttamente in home video da noi) con Woody Harrelson, Emma Stone e Jesse Eisenberg, che ovviamente non ha tra gli interpreti i suddetti attori ma sfrutta volti nuovi per interpretare i loro personaggi, riprendendo in tutto e per tutto le caratteristiche narrative del film (come ad esempio la scansione in “regole per la sopravvivenza”).
La curiosità è che in realtà il film è stato il ripiego per una serie tv che nessuno voleva produrre, così ora Rhett Reese e Paul Werwick, gli sceneggiatori che hanno creato il lungometraggio, sono produttori esecutivi e sceneggiatori anche della webserie che, nemmeno a dirlo, gode di un ritmo e una creatività superiori alla media. Come si vede già nel bellissimo incipit.

Il secondo, Onion News Empire, invece viene da The Onion uno dei colossi più importanti ed originali nel mondo dell’umorismo in rete.
Nato intorno ad un finto sito d’informazione, The Onion è fiorito creando notizie umoristiche, prendendo in giro l’atteggiamento dei giornali fino a realizzare anche esilaranti servizi televisivi e una webserie sulla vera storia dell’origine di internet .
Adesso con questa webserie portano il loro stile ad un altro livello e imbastiscono un racconto di finzione, basato su una specie di parodia di The Newsroom , la serie tv scritta da Aaron Sorkin (anche questa ancora non arrivata in Italia) tutta centrata sulla redazione di un telegiornale.
Onion News Empire è una parodia condotta (almeno nell’episodio pilota) con un ritmo e una creatività che non solo impressionano ma non ricordano i migliori esempi del cinema o della tv, quanto quelli di internet.
Con un colpo non da poco i creatori della webserie sono riusciti a fare la parodia di uno show televisivo, in linea con il proprio target e il proprio genere, utilizzando l’umorismo diventato famoso su internet in un arco narrativo da serie.

Questo per dimostrare che l’originalità non è sempre la componente più importante, quanto come si riesce ad interpretare il ruolo e il posizionamento di internet rispetto agli altri media.

Gabriele Niola
Il blog di G.N.

I precedenti scenari di G.N. sono disponibili a questo indirizzo

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Pubblicato il
26 apr 2013
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