Elettroshock per gioco

Elettroshock per gioco

Per migliorare attenzione e riflessi nelle sessioni di videogaming, stimolando l'area frontale del cervello
Per migliorare attenzione e riflessi nelle sessioni di videogaming, stimolando l'area frontale del cervello

C’è chi l’ha già nominato stimolatore neurale, anche in onore del dispositivo usato da Spock in Star Trek. Il produttore, invece, ha ristretto il suo campo d’uso alle sole performance videoludiche. Si sta parlando di Foc.us.

Foc.us

Quello che può sembrare uno strano headset, in realtà è uno stimolatore elettrico con tanto di elettrodi da appoggiare alla fronte.
Se già questa prima descrizione può far venire i brividi, riportando alla mente immagini infauste legate agli usi più sconsiderati dell’elettroshock, quello che segue non è certo migliore. In pratica, i due fondatori di Focus Lab, hanno costruito un dispositivo capace di inviare una corrente elettrica alla corteccia prefrontale del cervello, con lo scopo di migliorare la vigilanza, la prontezza dei riflessi e la memoria.

Vi sono degli studi medici che dimostrano come stimolando elettricamente quest’area del cervello si riescano ad ottenere alcuni risultati sulla cura di depressione , emicranie e altri disagi, oltre al miglioramento della prontezza nelle abilità matematiche di un soggetto, ma solo uno studio ha la pretesa di dimostrare come questa stimolazione (nota come transcranial Direct Current Stimulation – tDCS , una pratica controversa in ambito medico), nei soggetti sani, sia in grado di migliorarne le performance cerebrali.
Ammesso che un solo studio non possa essere ritenuto sufficiente per dimostrare una così importante teoria, Michael Oxley e Martin Skinner hanno comunque pensato di costruire Foc.us con lo specifico intento di offrire uno stimolatore elettrico alla portata di tutti.

Così, Foc.us è nato intorno a un chip Bluetooth di Texas Instruments, a cui sono stati collegati quattro elettrodi, da posizionare in alcuni punti fondamentali dell’osso frontale per stimolare una determinata area del cervello.
L’utente dovrebbe anche avere l’ accortezza di interporre, fra gli elettrodi e la fronte, quattro spugnette imbevute di soluzione salina per migliorare la conducibilità e prevenire scottature.

Foc.us

Una volta indossato, quindi, attraverso un’apposita app per iOS è possibile iniziare la stimolazione. Di default, gli elettrodi emettono una corrente di 1 mA per cinque minuti. L’utente può variare questa configurazione, impostando la corrente su un valore compreso fra 0.8 a 2 mA e il tempo di applicazione fra cinque e quaranta minuti.

Inoltre, all’utente è lasciata la possibilità di scegliere diversi programmi per una corrente costante, a onde, a impulsi, con picchi casuali di intensità o per un effetto placebo, che avvia la stimolazione per poi interromperla, facendo credere che il dispositivo sia attivo.

Il firmware del dispositivo è in grado di monitorare la resistenza fra gli elettrodi per alterare su necessità il voltaggio in modo da raggiungere immediatamente la corrente necessaria ed è capace anche di rilasciare gradualmente la carica, in modo che l’utente abbia la capacità di abituarsi alla sensazione.
Altri elettrodi, poi, possono essere connessi per trattare altre aree cerebrali, con altri specifici scopi.

Il sistema è per ora disponibile solo per iOS, gli sviluppatori attendono che siano disponibili per Android le API per Bluetooth 4.0.

Per evitare i controlli della FDA, gli inventori di Foc.us affermano che il dispositivo non ha valenza medica e non può essere usato a scopo curativo, relegando di fatto un oggetto poco ortodosso all’impiego in campo videoludico, per migliorare le performance dei giocatori, che potrebbero comunque farne un uso improprio. Il marchio CE vorrebbe certificare che il dispositivo è sicuro dal punto di vista elettrico, ma bisognerebbe validarne anche la sicurezza nell’uso sugli esseri umani.

Comunque, per ora Foc.us è disponibile alla vendita per 249 dollari a cui aggiungere 10 dollari di spedizione (circa 200 euro al cambio) e l’utilità dovrebbe essere garantita da un “soddisfatti o rimborsati” esteso a 30 giorni.
Chi vorrebbe però spendere 200 euro per sottoporsi a uno “scioccante” elettroshock?

(via OhGizmo! )

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Pubblicato il
5 giu 2013
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