Off-line più di 5 miliardi di umani

Off-line più di 5 miliardi di umani

Sono 600 milioni gli utenti internet nel mondo, quasi tutti nei paesi ricchi, in particolare negli USA e nella UE. Uno studio indaga sul gap digitale che divide nord e sud del mondo ma anche le genti dei paesi avanzati
Sono 600 milioni gli utenti internet nel mondo, quasi tutti nei paesi ricchi, in particolare negli USA e nella UE. Uno studio indaga sul gap digitale che divide nord e sud del mondo ma anche le genti dei paesi avanzati

Roma – Nel 1993 si collegavano ad internet non più di un milione di persone, nel 2002 questo numero è salito di 600 volte. Tante, ma significa anche che miliardi di persone non hanno un accesso ad internet. Lo ricorda, analizzando il digital divide dentro e fuori i paesi ricchi uno studio realizzato dalla Global Consumer Advisory Board di AMD, il notissimo chipmaker.

Già, perché il divario digitale non è soltanto una delle grandi differenze tra mondo ricco e mondo povero, è anche ciò che caratterizza le società tecnologicamente più evolute. Dove le donne non hanno accesso alla rete, dove ce l’ha solo chi è diplomato o laureato, dove per averlo occorre poter pagare costose bollette, sono tutte situazioni che illustrano il gap digitale tra chi ha ( have ) e chi non ha ( have-not ).

“Da un lato della società collegata – spiegano gli esperti consultati da AMD – c’è il profilo di un giovane maschio bianco tra i 16 e i 24 anni, di censo elevato, che vive a Londra e che usa internet per fare acquisti, collegandosi circa nove ore alla settimana. Dall’altro lato c’è una donna cinese di 50 anni, laureata, che vive nelle campagne cinesi e che non ha un accesso ad internet”.

La ricerca illustra come in alcuni paesi, come Italia , Germania, Cina, Corea del Sud e Messico, rimangono pesanti le differenze nelle possibilità di accesso tra uomini e donne. E questo accade in paesi, come la Cina, l’Italia e la Germania, che fanno parte di quel nucleo di nazioni ricche dove l’accesso ad internet è più diffuso. D’altra parte il 90 per cento dell’utenza internet mondiale è concentrata nei paesi industrializzati, e un terzo di questo numero è americana.

P.Moorhead Di interesse anche il fatto che il rapporto degli esperti AMD mette in evidenza come vi siano molti che, pur potendo accedere ad internet, semplicemente non vogliono collegarsi . “Superare il digital divide – ha spiegato a questo proposito il chairman della board AMD, Patrick Moorhead – significa far di più che semplicemente offrire computer e accesso ad internet. La tecnologia non risolverà il divide se non vengono prese in considerazione le ragioni sociali per le quali ci sono persone che non vanno online”. Secondo Moorhead “per aziende che sono sempre più focalizzate sui mercati emergenti nel mondo, capire i fattori socioeconomici dell’adozione della tecnologia nelle diverse regioni è assolutamente decisivo”.

Il rapporto Charting and Bridging Digital Divides è liberamente scaricabile da qui .

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Pubblicato il
31 ott 2003
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