Apple tra bug e patch

Apple tra bug e patch

I problemi più diversi assediano Cupertino: dalle difficoltà di iTunes ai bug di Panther e FireWire fino ai singhiozzi di Jaguar e alle cause giudiziarie. Colpa del vento solare
I problemi più diversi assediano Cupertino: dalle difficoltà di iTunes ai bug di Panther e FireWire fino ai singhiozzi di Jaguar e alle cause giudiziarie. Colpa del vento solare


Roma – Non è un periodo esaltante per Apple nonostante gli ottimi risultati di mercato fin qui conseguiti dai suoi servizi iTunes e dalle vendite dei suoi iPod, i player multimediali invidiati dalla concorrenza. Non è esaltante perché nel giro di pochi giorni si sono sommati una serie di problemi tecnici, disguidi ed altro che hanno offuscato seppure temporaneamente i brillanti orizzonti della Mela .

Il problema probabilmente più rilevante è quello che ha colpito alcuni utenti di Panther, l’ultima release di Mac OS X, capace in taluni casi di disabilitare o addirittura cancellare i dati presenti sugli hard disk FireWire esterni. “Apple – si legge in una nota – ha identificato un problema con i dischi rigidi FireWire esterni che utilizzano il chipset 922 della Oxford con firmware 1.02 e che può portare alla perdita di dati sul disco rigido”. Questa versione della faccenda non è del tutto accettata dalla stessa Oxford Semiconductors secondo cui il problema è legato al modo in cui Panther sfrutta FireWire e all’utilizzo di un firmware che può essere già aggiornato. Secondo fonti interne alla Oxford, del bug sapevano sia Oxford che Apple prima delle release finale di Panther.

Il clima teso di questi giorni non è stato aiutato dalla vicenda che ha riguardato alcuni utenti di PowerBook, i nuovi modelli con schermo a 15 pollici. Sono più di mille quelli che hanno firmato una petizione on line per chiedere ad Apple di riconoscere l’esistenza di un problema con gli schermi LCD, laddove a molti appaiono fastidiose macchie bianche . La petizione chiede che Apple sistemi la cosa o dia indietro i soldi anche a chi non ha esercitato il diritto di recesso entro dieci giorni dall’acquisto. Alcuni sostengono infatti che le macchie sarebbero emerse sempre di più vistosamente con il passare dei giorni. Altri affermano che, persino dopo un intervento di riparazione, le macchie hanno ricominciato ad apparire. Al momento Apple ha dichiarato che sta cercando di capire la genesi del problema.

Dopo esser corsa ai ripari e sistemati i malfunzionamenti del nuovo iTunes per Windows , Apple ha dovuto smentire che le versioni di Mac OS X precedenti a Panther sarebbero state “abbandonate a se stesse”. In una nota, l’azienda ha sottolineato che continuerà a lavorare per migliorare la sicurezza del sistema e per rimediare ai buchi individuati dagli esperti di @Stake sulla release 10.2. La smentita è arrivata dopo che in molti si erano interrogati sul senso di una nota di Apple che, lanciando Panther, aveva sottolineato la presenza di una serie di “upgrade di sicurezza”, una dichiarazione che aveva indotto qualcuno a ritenere che tali upgrade non sarebbero stati supportati nella versione precedente del sistema operativo.

Su tutt’altro fronte, invece, Apple ha confermato la propria intenzione di chiudere extragiudizialmente il caso nato dalle denunce di alcuni acquirenti di G3. Il motivo del contendere risiedeva nell’effettivo supporto di Mac OS X per i G3 , un supporto che secondo l’accusa non sarebbe mai stato implementato a dovere. Gli astronomi comunque informano che la violenza del vento solare va riducendosi.

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Pubblicato il
4 nov 2003
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