Guatemala, l'estorsione dell'antipirateria?

Guatemala, l'estorsione dell'antipirateria?

Una compagnia assicurativa di Città del Guatemala denuncia Microsoft per un raid mirato al pagamento di 70mila dollari dopo l'adozione di software illecito per le postazioni aziendali
Una compagnia assicurativa di Città del Guatemala denuncia Microsoft per un raid mirato al pagamento di 70mila dollari dopo l'adozione di software illecito per le postazioni aziendali

Tra le principali compagnie assicurative in Guatemala, Seguros Universales ha denunciato Microsoft per l’adozione di tattiche estorsive nel corso di un inatteso raid anti-pirateria. In collaborazione con la Business Software Alliance (BSA) e la polizia locale, l’azienda di Redmond aveva chiesto il pagamento di una cifra forfettaria (70mila dollari o 53mila euro) dopo aver scovato alcune copie non autorizzate dei suoi pacchetti software .

Stando alla ricostruzione della vicenda offerta dai legali di Seguros Universales, alcuni poliziotti armati avrebbero presentato la richiesta di BigM per evitare all’azienda misure più drastiche. Un vero e proprio ultimatum ai responsabili della compagnia assicurativa di Città del Guatemala, costretti a cedere al ricatto per scongiurare il sequestro di tutte le postazioni e la conseguente distruzione di dati e software illeciti .

In aggiunta, il raid ordinato da Microsoft e BSA sarebbe avvenuto senza alcun mandato , mirato al pagamento e non all’avvio di una causa legale.

Gli avvocati del gigante di Redmond hanno invece offerto una versione diversa della storia: Seguras Universales avrebbe confessato l’adozione di software pirata e firmato un accordo stragiudiziale per risarcire l’azienda statunitense.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 25 giu 2013
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