Opera Next diventa Opera 15

Opera Next diventa Opera 15

La transizione verso Webkit è completata. Ora il browser norvegese condivide con Chrome e Safari il motore. E mutua dalla concorrenza anche parecchie trovate estetiche
La transizione verso Webkit è completata. Ora il browser norvegese condivide con Chrome e Safari il motore. E mutua dalla concorrenza anche parecchie trovate estetiche

C’è voluto un mese circa dalla prima beta pubblica per arrivare alla versione finale: Opera ha oggi annunciato il rilascio della versione 15 di Opera, già nota come Opera Next (come Opera chiama le sue beta ), il browser che segna un drastico cambio di tecnologia alla base del software norvegese. I mutamenti sono estetici e funzionali, grazie all’ adozione del layout engine Webkit e all’introduzione di una nuova veste grafica più snella e in linea coi dettami moderni.

Tra le novità introdotte , nel suo comunicato Opera punta tutto su “Speed Dial”, campo unico per ricerca e navigazione, “Stash” e “Discover”. Per quanto riguarda Speed Dial , si tratta nè più nè meno di un classico muro di icone che rimanda ai siti più visitati o preferiti: Chrome e Safari, e pure Firefox, fanno già qualcosa di simile. Allo stesso modo, la Awesome Bar di Firefox e la casella unica di Chrome non sono poi tanto diversi nelle rispettive capacità dalla barra degli indirizzi di Opera 15.

Stash e Discover si discostano invece dall’offerta concorrente: la prima consente di salvare delle vere e proprie schermate di uno o più siti per confrontare prezzi, offerte, condizioni mentre si comparano viaggi, oggetti da acquistare o qualsiasi altro contenuto presente in Rete. Discover invece permette di aggregare e sfogliare contenuti relativi a una precisa località o preferenza specificata dall’utente. Ovviamente, non manca la classica funzione di accelerazione della navigazione: attivando “Off-Road mode” Opera avvia la compressione delle pagine per velocizzare il caricamento quando ci si trovi in presenza di connessioni non all’altezza del Web moderno.

Il rilascio della versione finale del nuovo Opera per desktop segue dopo qualche settimana quella per Android . Nel prossimo futuro, inoltre, l’azienda norvegese seguira Google nel fork di Webkit e incorporerà il nuovo engine Blink nel suo browser.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
2 lug 2013
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