Facebook, spesa per il debugging italo-britannico

Facebook, spesa per il debugging italo-britannico

L'azienda in blu rileva gli asset della startup londinese Monoidics, fondata da due informatici tricolori nel 2009. Menlo Park utilizzerà Infer, quello che ha definito uno dei più efficaci software anti-bug in circolazione
L'azienda in blu rileva gli asset della startup londinese Monoidics, fondata da due informatici tricolori nel 2009. Menlo Park utilizzerà Infer, quello che ha definito uno dei più efficaci software anti-bug in circolazione

Nuova acquisizione per i vertici di Facebook, da tempo alla ricerca della migliore soluzione per eliminare i vari difetti riscontrati nelle attività di ricerca e condivisione social da cellulari e tablet . L’azienda di Menlo Park rileverà gli asset della startup londinese Monoidics , fondata nel 2009 dall’informatico catanese Dino Distefano con il collega Cristiano Calcagno.

“Monoidics produce il miglior software di analisi di altri software, in grado di identificare ed eliminare i bug – hanno spiegato i responsabili del sito in blu – Ed è ciò che noi intendiamo utilizzare per le nostre applicazioni destinate ai dispositivi mobile”. L’intero team della startup inizierà a lavorare per il colosso californiano nei suoi uffici di Londra, dopo quattro anni di crescita nella innovativa zona est della capitale britannica.

Questo software dei software è chiamato Infer , in grado di monitorare preventivamente i vari sistemi tecnologici e dunque correggere gli errori riscontrati impedendone l’avvio di default. Docente alla Queen Mary University, Distefano era fuggito dal sistema universitario italiano per arrivare al conseguimento del premio più prestigioso della Royal Society.

Non è chiaro quanto Facebook abbia sborsato per rilevare gli asset di Monoidics. ( M.V. )

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Pubblicato il
19 lug 2013
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