La smania di Nokia per Windows Phone

La smania di Nokia per Windows Phone

Espoo vuole maggiore dinamismo nello sviluppo della piattaforma su cui ha investito il proprio futuro. Cambiamenti sono in corso. Per esempio in Italia ora si possono pagare le app con il credito telefonico
Espoo vuole maggiore dinamismo nello sviluppo della piattaforma su cui ha investito il proprio futuro. Cambiamenti sono in corso. Per esempio in Italia ora si possono pagare le app con il credito telefonico

Quello di Windows Phone è un panorama che si evolve con troppa lentezza, almeno secondo Nokia: Microsoft non è abbastanza efficiente nello sviluppo del sistema operativo e delle sue funzioni, dicono dalla Finlandia, ed è in corso un’opera di convincimento per spingere Redmond ad accelerare il ritmo con il quale proporre novità nell’OS . A cui non mancheranno le app, per le quali Nokia sta stringendo accordi per garantirne la presenza anche su Windows Phone. Anche escogitando nuovi metodi di pagamento per includere nuove fette di potenziale pubblico.

bryan biniak A chiarire la posizione di Espoo ci ha pensato il vicepresidente Bryan Biniak, che proprio di app si occupa per conto della sua azienda: “Il tempo è essenziale” ha spiegato a International Business Times , “e stiamo provando a far evolvere il modo di pensare ( di Microsoft, ndr )”. Non si può lavorare in termini di obiettivi trimestrali, annuali, semestrali, secondo Biniak: in un contesto fluido come il mercato mobile occorre muoversi rapidamente, riprodurre le funzioni vincenti dei sistemi altrui in tempi brevi per tenere il passo . Se manca qualcosa a Windows Phone occorre crearla, provando a garantire il minimo sindacale che hanno già tutti e al contempo mettere in campo qualche funzione in più per catturare la curiosità e l’interesse dei potenziali acquirenti.

“Stiamo producendo nuovi modelli frequentemente e per ogni nuovo modello, se c’è un’app che interessa a qualcuno e che non è disponibile, quella è una mancata opportunità di vendita. I consumatori fanno affidamento sulle applicazioni per la loro vita di tutti i giorni, e se non hai qualcosa che utilizzo nella mia vita di tutti i giorni non cambierò sistema operativo, perchè non voglio compromettere il modo nel quale vivo solo per cambiare telefono”. In altre parole, Biniak imputa al software il vero ostacolo alla crescita vigorosa di Windows Phone : “Non è solo questione di hardware, è questione di strumenti che ci sono per l’hardware. Non si può vendere un telefono senza le app, non si può proprio”.

Nokia vorrebbe che Microsoft ponesse più avanti nella lista delle proprie priorità lo sviluppo di Windows Phone: se per Redmond può andare bene un ciclo di sviluppo semestrale o annuale per Windows, lo stesso non è vero per Windows Phone visto che la concorrenza si fa sentire. La sua parte Nokia stessa l’ha fatta fino in fondo, piazzando parecchi milioni di Lumia nelle mani degli utenti e superando Blackberry nella classifica di vendita, e producendo anche smartphone con capacità peculiari quali il nuovo 1020 . Ora toccherebbe a Microsoft: bisogna dotare Windows Phone di capacità e funzionalità pari a quelle della concorrenza, in un modo o nell’altro, rendendolo appetibile per sviluppatori e consumatori.

“Come azienda non vogliamo fare affidamento su qualcun altro, restando seduti ad aspettare che faccia la cosa giusta”: Biniak svela che Nokia è al lavoro per stringere accordi con i più importanti sviluppatori affinché traghettino anche sulla terza piattaforma, dopo Android e iOS, le proprie creazioni. “Per la fine del 2013 (…) non credo ci sarà qualcuno che non abbia un accordo commerciale con noi, e se non sarà stato pubblicato tutto entro la fine di quest’anno lo sarà entro marzo prossimo”.

Per completare il quadro, Nokia stringe anche accordi con gli operatori per far pagare le app tramite il credito telefonico . In Italia da oggi è possibile sulla rete di Vodafone : i proprietari di un terminale Windows Phone 7.5, 7.8 o ancora Windows Phone 8 potranno addebbitare direttamente sulla propria bolletta il costo del software acquistato, e lo stesso vale per la musica e i film venduti attraverso il marketplace della piattaforma. Una scelta dettata dall’esigenza di includere nel mercato potenziale anche chi, come i ragazzi, non ha una carta di credito: scalando dal credito residuo i più giovani potranno entrare nel circuito delle app a pagamento, mentre i genitori potranno tenere d’occhio le loro spese (anche eventualmente tramite le ricevute che perverranno via email).

Tutto sta a capire se tutta questa fervente attività basterà a fare le fortune di Nokia. Quella di oggi comunque appare un’azienda molto diversa da un paio di anni fa quando Symbian era ancora l’unica prospettiva, e non è improbabile che davanti a una stagnazione a Espoo non decidano di tagliare i rami secchi e ripartire . Per non lasciarsi affossare dalle scelte del mercato o da partner ritenuti non all’altezza.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
30 lug 2013
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