Nel tentativo di migliorare l’incresciosa situazione della community online di utenti Xbox, Microsoft ha sviluppato un programma speciale chiamato Enforcement United che prevede il contributo volontario degli stessi partecipanti alla suddetta community. Il debutto della Xbox One – e del relativo network telematico “next-gen” – non dovrebbe dunque lasciare spazio all’insulto e al turpiloquio liberi, visto che gli utenti arruolati nella nuova unità di sorveglianza saranno chiamati a giudicare il comportamento dei loro pari per stabilire la liceità o meno di una condotta.
All’inizio si tratterà solo di valutare se un particolare gamertag viola il Codice di Condotta del network, spiega Microsoft , e la partecipazione della community servirà ad alimentare un algoritmo in grado di stabilire la giustezza o meno di una sanzione a seconda del numero di segnalazioni ricevute, del livello di autorevolezza di chi ha segnalato il caso e altro ancora.
Il momento del debutto delle console di nuova generazione d’altronde si avvicina, tanto che la catena di distribuzione Toys R Us ha già svelato le date ufficiali sia per Xbox One (29-30 novembre in tutti i mercati interessati) che per PlayStation 4 (30 novembre negli USA, il 13 dicembre in Europa).
Nel caso di PlayStation 4 ci sarà modo di giocare con una versione definitiva della console a settembre, durante lo show londinese di Eurogamer. Xbox One, nel frattempo, è arrivata alla fase di testing interno e può ora godere di una GPU leggermente più performante rispetto a quanto inizialmente previsto: il clock del processore grafico passa da 800MHz a 853MHz.
Il confronto prestazionale fra Xbox One e PS4 è da tempo un argomento piuttosto “hot”, e anche il founder di iD Software John Carmack interviene sulla questione dicendo che entrambe le console sono “molto vicine” nelle performance pure. Quella che dovrebbe essere invece una caratteristica esclusiva di Xbox One è la capacità di funzionare ininterrottamente – senza alcun spegnimento completo – per tutti e 10 gli anni del suo ciclo vitale, sostiene infine Microsoft.
Alfonso Maruccia