Adiconsum: Fastweb blocchi la sua pubblicità

Adiconsum: Fastweb blocchi la sua pubblicità

In una nota l'Associazione dei consumatori si fa sentire, parla delle delusioni dei clienti per l'assistenza, attacca il Call center e chiede una carta dei servizi e dei diritti, compreso il ritorno a Telecom
In una nota l'Associazione dei consumatori si fa sentire, parla delle delusioni dei clienti per l'assistenza, attacca il Call center e chiede una carta dei servizi e dei diritti, compreso il ritorno a Telecom


Roma – Rispetto e maggiore attenzione alle esigenze per i diritti dei consumatori, dunque anche cessazione di ogni pubblicità che possa indurre nei clienti speranze non legittime. Questo è, in estrema sintesi, quanto ha chiesto nelle scorse ore l’Associazione dei consumatori Adiconsum in una lettera aperta a Silvio Scaglia, amministratore delegato di Fastweb.

Secondo Adiconsum, lo sviluppo della società milanese “procede su due binari, con caratteristiche notevolmente diverse, quello legato alla tecnologia con risultati eccelsi e quello dedicato alla soddisfazione dei consumatori con risultati insufficienti”.

“Le numerose proteste che giungono quotidianamente alla nostra associazione – scrive Adiconsum – la scarsa chiarezza nella pubblicità e la constatazione delle poche risorse destinate alla salvaguardia dei diritti dei consumatori, ci ha spinto a sollecitare un reale impegno di collaborazione con le associazioni consumatori al fine di realizzare iniziative concrete per migliorare la soddisfazione dei clienti”.

Secondo Adiconsum, tra i clienti Fastweb serpeggia confusione e disorientamento perché l’azienda si appoggia a società procacciatrici di nuovi clienti che, spesso, informerebbero i consumatori in modo “parziale e superficiale” , al punto che il nuovo cliente finisce per attendersi cose che non può ottenere.

Ma non sono solo le società esterne il problema, visto che, secondo Adiconsum, Fastweb “non brilla in trasparenza”. Dopo la condanna del Garante per la concorrenza, infatti, “le cose – scrive l’Associazione – continuano a peggiorare”. “Sia per telefono che nell?ultima campagna pubblicitaria, presente attualmente sui quotidiani nazionali, che chiediamo di sospendere immediatamente – prosegue la nota dell’Associazione – si è omesso completamente di specificare che il servizio televisivo non è per tutti ma solo per coloro che superano la verifica tecnica, verifica che può avvenire solo dopo il distacco da Telecom e quindi solo dopo essere divenuti clienti di Fastweb”

Adiconsum rimpiange poi il vecchio sportello d’una volta, quello dove, seppure c’era la fila, alla fine trovavi una persona dall’azienda da guardare negli occhi, sostituito dal Call center , apparato già ampiamente criticato che nel caso di Fastweb, secondo Adiconsum, è “del tutto inutile e non è un servizio innovativo vicino all?utenza”.

“Non e concepibile – scrive l’Associazione – che bisogna sentire, per circa 20 minuti, un?immensa registrazione di cose che forse non interessano e digitare, inoltre, numerosi tasti prima di parlare con qualcuno. Se si ottiene risposta non è certo che tutto sia risolto, infatti, chi ascolta può solo prendere nota di quanto comunicato ma non può prendere decisioni ed al cliente non rimane che attendere. Normalmente occorre ritelefonare e ricominciare tutto da capo con un nuovo operatore”. L’alternativa? “Uno specifico numero per i guasti – sostiene Adiconsum – che immediatamente metta in contatto il cliente con il servizio tecnico. Un altro numero per i problemi amministrativi che metta in contatto l?utente con i dipendenti del servizio amministrativo, per apportare in tempo reale le eventuali modifiche alla bolletta”.

Altre debolezze di Fastweb secondo i consumatori stanno nella strutturazione dei reclami, laddove “non è giusto che gli utenti debbano sentirsi delle cavie ” rispetto ai problemi tecnici e dove “la crescita del numero dei clienti porterà al conseguente aumento dei contenziosi”. Inoltre deve essere possibile per l’utente abbandonare Fastweb e rientrare in Telecom. “Purtroppo – scrive Adiconsum – la gestione del rientro è sempre complicata, danneggiando il consumatore ed impedendo il suo diritto di libera scelta”

Per tutto questo, Adiconsum chiede una nuova carta dei servizi , perché quella attuale, “tenuta nascosta nel sito internet di Fastweb”, è “superficiale e ci sembra fatta più per rispettare le regole che per un reale interessamento nei confronti dei consumatori”.

Fastweb, intanto, ha annunciato nei giorni scorsi l’investimento di 60 milioni di euro in tre anni per cablare Venezia . Nella città lagunare sono già presenti 150 chilometri di infrastruttura già disponibile.

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Pubblicato il
10 nov 2003
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