Lawrence Lessig e gli abusi dell'uso legittimo

Lawrence Lessig e gli abusi dell'uso legittimo

L'esperto di diritto d'autore è stato denunciato per dei frammenti di un brano musicale presenti in una sua presentazione caricata su YouTube. Ma parlando di cultura libera si può violare il copyright?
L'esperto di diritto d'autore è stato denunciato per dei frammenti di un brano musicale presenti in una sua presentazione caricata su YouTube. Ma parlando di cultura libera si può violare il copyright?

Una presentazione del 2010 postata su YouTube per illustrare il valore del fair use per la circolazione della cultura in Rete. Che contiene frammenti di un brano protetto da copyright, reinventato da netizen di tutto il mondo dando origine a nuova cultura. Si tratta di una presentazione di Lawrence Lessig , giurista esperto in diritto d’autore e tecnologia e paladino della Free Culture , di cui il detentore dei diritti sul brano ha chiesto insistentemente la rimozione.


Il brano in oggetto, Lisztomania , della band francese Phoenix, rappresentava secondo Lessig un esempio calzante di quanto la pratica del mashup, supportata dalle leggi che tutelano l’uso legittimo delle opere, possa sfociare in un movimento collettivo e distribuito capace di creare nuovi contenuti il cui valore si riverbera inevitabilmente sull’opera originale. Un ragionamento evidentemente non condiviso dall’etichetta australiana Liberation Music, che detiene i diritti sul brano. Liberation Music, approfittando del meccanismo delle takedown notice, ha chiesto la rimozione della presentazione di Lessig che conteneva le note di Lisztomania.


Lessig, convinto che il video della propria presentazione fosse perfettamente lecito, ha risposto a YouTube con una counternotice per difendere la propria posizione nei confronti dell’etichetta. Liberation Music, di nuovo, non è stata concorde: con una lettera inviata con la mediazione di YouTube ha intimato a Lessig la rimozione del video, ritrovandosi a spiegare al giurista esperto in diritto d’autore quali possano essere le conseguenze di una violazione del copyright, avvertendolo dell’avvio di un procedimento legale.

E processo sia: Lessig, già in passato bersagliato da richieste di rimozioni per abuso di uso legittimo, ha deciso di combattere una volta per tutte. Affiancato da un legale di EFF, il giurista ha chiesto che il video postato su YouTube venga dichiarato lecito: contenente dei brevi frammenti di opere derivate dal brano originale, caricata su YouTube per espliciti scopi educativi, non ci sarebbero dubbi sul fatto che la presentazione non competa in alcun modo con il contenuto su cui Liberation Music può rivendicare i diritti.

Con l’azione legale si chiede il risarcimento dei danni previsti dalla sezione 512(f) del DMCA, che il detentore dei diritti dovrebbe rimborsare nel momento in cui avanza delle rivendicazioni ingiuste sulle opere, ma l’intento dell’operazione è chiaramente dimostrativo. “C’è una lunga e riprovevole tradizione di detentori di diritti che abusano del copyright per far rimuovere le loro opere usate in modo legittimo, ma questo caso è particolarmente scioccante – ha spiegato Corynne McSherry di EFF – Sulla base di niente altro che qualche clip che mette in mostra la creatività su Internet, Liberation Music ha ottenuto la rimozione di una intera presentazione di uno dei massimi esperti di copyright e fair use. Questo tipo di abusi deve finire”. “Spero – ha dichiarato Lessig – che il precedente che creerà questo caso possa evitare ad altri di dover combattere”, facendo chiarezza su un concetto di uso legittimo troppo spesso piegato alla definizione dell’industria del copyright.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
23 ago 2013
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