Electronic Arts parla ancora di videogioco online

Electronic Arts parla ancora di videogioco online

Il publisher corre di nuovo ai ripari dopo alcune dichiarazioni del COO. EA non abbandonerà i giocatori hardcore. E il gioco offline sarà sempre disponibile
Il publisher corre di nuovo ai ripari dopo alcune dichiarazioni del COO. EA non abbandonerà i giocatori hardcore. E il gioco offline sarà sempre disponibile

Electronic Arts ancora sulla difensiva in merito alle scottanti questioni del gioco online e della proliferazione incontrollata dei titoli free-to-play (F2P), con il COO Peter Moore costretto a “chiarire” ancora una volta dichiarazioni precedentemente rilasciate in occasione del Gamescom per non scatenare l’ennesimo vespaio di polemiche da parte dei fan del ludo elettronico.

Parlando con Engadget durante la fiera dei videogiochi tedesca, Moore sembrava lasciar intendere che tutti i nuovi giochi finanziati dal publisher sarebbero stati online – una posizione a dir poco critica e criticabile, considerando il disastroso lancio di SimCity e le furenti reazioni scatenate dall’intenzione dichiarata da Microsoft per la prossima Xbox ( poi rettificata ) di costringere i proprietari a essere sempre e comunque in linea per giocare anche con i titoli in single-player .

Qualcosa non quadrava, visto che la stessa EA si era recentemente distinta per l’ abbandono dei pass online e per l’annuncio – seguito al succitato disastro di SimCity, un gioco che continua a essere discusso da critica e pubblico – che l’atteso The Sims 4 avrebbe funzionato offline senza alcuna necessità di una connessione a Internet.

E infatti Moore si serve del blog ufficiale del publisher per chiarire ciò che intendeva realmente dire al Gamescom: i giochi EA avranno una componente online al passo con le (supposte?) esigenze dei netizen sempre connessi, dice Moore, ma ciò non significa che non usciranno più titoli giocabili offline o senza una forte componente godibile interamente in single-player.

Il COO di EA fornisce poi un chiarimento anche per la questione free-to-play , sostenendo che il publisher continuerà sì a “esplorare” nuove esperienze F2P basate sulla massiccia monetizzazione post-download dei pixel ludici ma senza lasciare indietro “esperienze di core gaming” sui franchise più popolari. I giocatori sono quindi salvi. Almeno per il momento e fino al prossimo “chiarimento” del management EA.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
29 ago 2013
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