Lampi di Cassandra/ Tra NSA e Tor: la giusta paranoia

Lampi di Cassandra/ Tra NSA e Tor: la giusta paranoia

di M. Calamari - Il catastrofismo crittografico dilaga: ma davvero non ci si può fidare di Tor e compagnia?
di M. Calamari - Il catastrofismo crittografico dilaga: ma davvero non ci si può fidare di Tor e compagnia?

“La paranoia è una virtù” è sempre stata il motto di Cassandra, ma anche le virtù debbono essere praticate con ragionevolezza, altrimenti si finisce a mettersi i cappelli di stagnola perché i Rettiliani o Cthulhu non ci controllino i pensieri. I normali internauti, ed anche tanti cittadini “consapevoli” della Rete si sono però trovati, dopo l’ affaire “Datagate” (grazie Edward ), sommersi dalle notizie di catastrofiche intercettazioni, di una NSA onnipotente, da un Grande Fratello trionfante.

Contemporaneamente, sui media tradizionali, in maillist “nerd” ed in comunità sociali di ogni tipo hanno cominciato a circolare post ed articoli che sostenevano che Pgp, Tor e la crittografia stessa erano ormai scardinate, ed era quasi inutile o addirittura pericoloso usarle, e che facendolo ci si confondeva con i pedoterrosatanisti ed i nemici delle virtù.

Questa storia è iniziata dall’ eliminazione del noto Tor hidden service Silk Road , è continuata con la circolazione di alcune paper che evidenziavano problemi di sicurezza degli hidden service di Tor, ed infine da debolezze o backdoor sospettate in un diffuso algoritmo crittografico ampiamente utilizzato nei software commerciali.

È difficile decidere se questa storia divenuta rapidamente moda sia dovuta al fatto che, come si dice, “la mamma degli i…….i è sempre incita”, dal fatto che siano in atto complotti globali, o da un raffinato mix di queste due cause prime.
Anche il fraintendimento giornalisticamente voluto da interessantissime interviste sul tema fatte a persone la cui competenza e dedizione è al di sopra di qualunque sospetto, come Jacob Appelbaum fa parte di questo pericoloso panorama.

Oltre al fatto di sostenere tesi totalmente e capziosamente errate, questo “catastrofismo crittografico” può far dimenticare i cambiamenti veramente pericolosi che la Rete ed i suoi abitanti (che ormai coincide con una importante frazione dell’umanità) stanno sperimentando, e sui quali, perché sopravviva la speranza, si deve mantenere innanzitutto consapevolezza ed attenzione.

Sono solo tre:
1) i gadget permanentemente connessi, dagli smartphone agli antifurto, stanno rendendo trasparente la vita di tutti, come se le pareti di ogni casa si stessero trasformando in vetro;
2) la Rete e le sue estensioni vengono trasformati in strumenti di tecnocontrollo così potenti da distruggere diritti fondamentali della persona, e favorire derive autoritarie in paesi a base legale democratica;
3) la stupidità di massa artificialmente e mediaticamente indotta su questi temi rende la grandissima maggioranza di coloro che queste trasformazioni stanno subendo cechi od indifferenti ad esse.

D’altra parte i 24 instancabili lettori ricordano bene di aver sentito Cassandra ripetere queste tesi da una decina d’anni. Dieci anni fa erano infauste profezie, oggi sono una puntuale descrizione della realtà.

Marco Calamari
Lo Slog (Static Blog) di Marco Calamari
Cassandra Crossing/ Scuola formazione e pensiero

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
11 ott 2013
Link copiato negli appunti