Apple richiama i MacBook Air 2012

Apple richiama i MacBook Air 2012

Le precedente generazione degli ultrabook di Cupertino può essere affetta da un problema al disco a stato solido. Rilasciato un aggiornamento del firmware e avviato un programma di sostituzione delle parti difettose
Le precedente generazione degli ultrabook di Cupertino può essere affetta da un problema al disco a stato solido. Rilasciato un aggiornamento del firmware e avviato un programma di sostituzione delle parti difettose

I dispositivi MacBook Air venduti tra giugno 2012 e giugno 2013 possono essere affetti da un problema al disco a stato solido tale da pregiudicarne il funzionamento: per tutti gli ultrabook Apple di precedente generazione è stato messo a disposizione un aggiornamento del firmware che dovrebbe migliorarne l’affidabilità, e che dirotta gli utenti a rischio su una apposita pagina del sito di assistenza che spiega le modalità di intervento per la sostituzione gratuita delle parti difettose . Non è chiaro, al momento, quante macchine siano effettivamente affette dal potenziale guasto e quanto dunque sia ampio il programma di richiamo avviato da Apple: voci non confermate indicano che le unità difettose sarebbero quelle da 64 e 128GB prodotte da Toshiba.

In particolare, Cupertino raccomanda di effettuare con estrema regolarità i backup e verificare se il proprio drive è tra quelli affetti dal problema: in quel caso è opportuno rivolgersi a un centro di assistenza Apple (diretto o ufficiale) per provvedere alla sostituzione del SSD. I dati potranno essere ripristinati dal backup dopo aver rimpiazzato il sistema operativo dopo la riparazione: per questo è consigliato utilizzare l’applicazione di backup incrementale contenuta in OS X, Time Machine, visto che l’intervento prevede la sostituzione dell’unità con un nuovo drive vuoto.

Sconsigliato esplicitamente , se il proprio MacBook Air risulta tra quelli colpiti, tentare di tirarla per le lunghe: l’eventuale guasto consisterebbe nel blocco completo dell’attività del portatile, con la rottura del disco , comportando la perdita dei dati e di operatività fino alla sostituzione. Una possibilità che non è chiaro quanto sia concreta, ma che dipenderà probabilmente da una partita di chip difettosi: una eventualità che non è mai possibile escludere quando si parla di dispositivi di archiviazione. ( L.A. )

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Pubblicato il
21 ott 2013
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