Dipendente dal net-porno rivuole il lavoro

Dipendente dal net-porno rivuole il lavoro

Si rivolge al tribunale per costringere il comune di Hannover di riprenderlo nelle sue fila. Dice che è porno-dipendente e che le stratosferiche porno-bollette non sono colpa sua
Si rivolge al tribunale per costringere il comune di Hannover di riprenderlo nelle sue fila. Dice che è porno-dipendente e che le stratosferiche porno-bollette non sono colpa sua


Roma – Ha speso qualcosa come 10mila euro per acquistare in internet servizi pornografici, cose come video-on-demand, spy-cam e altri gingilli, spese che sono ricadute interamente sull’azienda per la quale lavorava e che ha dovuto pagare le sue stratosferiche bollette. Azienda che, subito dopo, lo ha licenziato.

Ora lui, un funzionario tedesco del comune di Hannover, ha presentato una denuncia al tribunale della Bassa Sassonia sostenendo che il licenziamento sarebbe avvenuto senza giusta causa.

Stando a quanto riferito da fonti locali , l’uomo avrebbe intenzione di chiedere il reintegro al posto di lavoro sostenendo di non poter essere accusato di essere stato responsabile delle proprie azioni.

“Sono un pornodipendente – ha dichiarato – e come tale non posso essere ritenuto responsabile di quanto ho fatto. Ho bisogno di una terapia e di comprensione e non di perdere il mio lavoro”.

La parola al tribunale. Inutile dire che una sentenza favorevole all’uomo creerebbe non poco scompiglio nella pubblica amministrazione e nelle imprese tedesche, organizzazioni che sempre più spesso implementano chiare policy di condotta per i propri dipendenti. Policy che nella stragrande maggioranza dei casi vietano espressamente l’utilizzo del computer e di internet per fini diversi da quelli professionali.

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Pubblicato il
20 nov 2003
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