Cara Edi&Sons restituiscimi i soldi

Cara Edi&Sons restituiscimi i soldi

Ormai ho capito di che pasta è fatta Edi&Sons: non entro nei dettagli perché rischio una querela per insulti. Non mi aspetto miglioramenti da loro. Li voglio abbandonare. Ma gli ho dato 600mila lire anticipate e le rivoglio indietro
Ormai ho capito di che pasta è fatta Edi&Sons: non entro nei dettagli perché rischio una querela per insulti. Non mi aspetto miglioramenti da loro. Li voglio abbandonare. Ma gli ho dato 600mila lire anticipate e le rivoglio indietro


Roma – Salve. mi chiamo Luca Boccianti e sono un abbonato alla flat del provider Edi&Sons.

Questa flat è stata inutilizzabile per settimane a causa di tantissimi motivi, alcuni noti, altri tenuti di fatto nascosti dalla società Edi&Sons ai suoi utenti.

Uno degli ultimi motivi: passaggio da linee Telecom a linee della quasi omonima EdisonTel (nessuna relazione, pura coincidenza).

In seguito a questi passaggi, i clienti sono stati differenziati su fasce e numeri diversi. Il sottoscritto appartiene alla fascia @edi1, per curiosità. Su un newsgroup si è letto che un rivenditore di servizi Edisons avrebbe confermato che alla fascia @edi1 sono stati posiziona gli utenti “scomodi”, quelli che stanno connessi “troppo”. Sulla fascia @edi2 sarebbero stati posizionati gli utenti che si connettono “poco”, e che “fanno guadagnare l’azienda”.

Vengo al motivo per cui scrivo.

La connessione con Edis&Sons è di fatto inutilizzabile. Linee occupate per ore di giorno come alle 2 di notte, disconnessioni improvvise ed immotivate, eccetera eccetera eccetera. Chi ha del lavoro da fare deve chiamare un altro provider a pagamento. Ma intanto Ed&Sons si è intascata le mie 600mila lire.

L’assistenza semplicemente non esiste. Dev’essere una leggenda urbana. I relativi numeri verdi sono *sempre occupati*. Ho provato con la richiamata su occupato, dalla mattina al pomeriggio (ho tempo da perdere), niente da fare.

Alle email né gli addetti all’assistenza (helpdesk@edisons.it) né i dirigenti (edisons@edisons.it, servizi@edisons.it) né altro personale ritiene di dover dare risposta. Coi fax stessa storia. Li capisco bene, sarebbero davvero in imbarazzo a giustificare la pessima qualità del loro servizio e spiegare cosa stanno facendo con i nostri soldi! A dire la *verità*, in poche parole.

Bene, ecco perché scrivo. Ormai ho capito di che pasta è fatta Edi&Sons: non entro nei dettagli perché rischio una querela per insulti. Non mi aspetto miglioramenti da loro. Li voglio abbandonare.

Ma gli ho dato 600mila lire anticipate, e perbacco, le rivoglio indietro! Almeno in parte.

Per favore, potete contattarli voi? A noi clienti semplicemente non rispondono, ci ignorano. Forse con una testata come Punto Informatico non possono fare tanto gli strafottenti come con noi.

Potete chiedere da parte mia se è possibile un rimborso, una separazione consensuale?

Potete chiedere loro se se la sentono di chiamarmi per telefono (o se hanno paura di spendere li chiamo io) e confrontarsi con un loro cliente?

Prometto di non dire parolacce.

Già che ci sono, potete chiedergli quante linee hanno *davvero* a disposizione?

Grazie e a presto,

Luca Boccianti

NOTA: Prima di pubblicare questa lettera Punto Informatico ha atteso qualche giorno, nell’attesa, vana, di una risposta ufficiale di Edi&Sons alle contestazioni di Luca Boccianti.

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Pubblicato il
26 apr 2001
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