Yale, l'estensione Chrome che sfida la censura

Yale, l'estensione Chrome che sfida la censura

Sfida l'ateneo di New Haven contrastando il blocco IP di un sito che permetteva agli studenti di votare professori e corsi. Per i decani era software malevolo
Sfida l'ateneo di New Haven contrastando il blocco IP di un sito che permetteva agli studenti di votare professori e corsi. Per i decani era software malevolo

Il timore di essere espulso da uno tra gli atenei più prestigiosi al mondo, a pochi giorni dallo sviluppo di una estensione per il browser Chrome che ha mandato su tutte le furie i decani di Yale. Sean Haufler, studente di economia all’università privata di New Haven, ha rilasciato Banned Bluebook , che modifica le opzioni di navigazione del browser di Google per aggiungere la specifica funzione CourseTable alla consultazione dell’archivio dei corsi dell’ateneo a stelle e strisce .

Per comprendere i motivi del giovane sviluppatore bisogna tornare agli inizi del 2012, quando altri due studenti di Yale – Harry Yu e Peter Xu – realizzavano una versione alternativa del sito dedicato a tutti i corsi di studio attivati dall’università statunitense. Chiamata YBB+ (Yale Bluebook Plus), la piattaforma permetteva agli studenti di attivare numerose funzioni alternative a quelle del sito di Yale, ad esempio voti e recensioni postate dai corsisti, punteggi assegnati ai docenti e opinioni sul carico di studio .

In sostanza, un mini-sito social che non è affatto piaciuto ai vertici dell’università del Connecticut, battezzato come “software malevolo” per giustificare il successivo oscuramento presso il network del campus. Stando alla spiegazione offerta dal decano Mary Miller, YBB+ aveva non soltanto violato i diritti relativi al marchio Yale , ma anche raccolto una corposa quantità di dati in maniera non autorizzata. In barba al grande successo ottenuto dal sito in poche settimane, con quasi 2mila studenti – circa un terzo del totale – atterrati sulla piattaforma.

Eppure, i due studenti Yu e Xu avevano da poco rinominato il sito CourseTable, in modo da evitare le attività di violazione del trademark denunciate da Yale. L’ateneo a stelle e strisce aveva nuovamente bloccato l’indirizzo IP, appunto citando misteriose “attività malevole” provenienti dallo stesso. Il giovane Sean Haufler ha ora sfidato apertamente il decano Miller, chiedendo un confronto per sostenere i diritti degli studenti nell’accesso a CourseTable (anche) tramite l’estensione anti-blocco Banned Bluebook .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
23 gen 2014
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