SteamOS ora supporta il dual-boot

SteamOS ora supporta il dual-boot

Il sistema operativo di Valve amplia compatibilità e versatilità allargandosi anche a macchine che non montano UEFI. Ma si tratta ancora di release sperimentali
Il sistema operativo di Valve amplia compatibilità e versatilità allargandosi anche a macchine che non montano UEFI. Ma si tratta ancora di release sperimentali

Un altro aggiornamento per SteamOS, che diventa più versatile e appetibile per gli appassionati grazie al supporto per i sistemi non UEFI. Atteso quanto rilevante, questo update amplia la compatibilità della versione beta lanciata lo scorso dicembre del sistema operativo sviluppato da Valve e dimostra l’importanza crescente della community che segue da vicino il progetto.

Le novità diffuse da John Vert, ingegnere di Valve, seguono quelle intraviste nel file ISO rilasciato nelle settimane scorse da Directhex e Ecliptik, due sviluppatori indipendenti autori di Ye Olde SteamOSe, versione modificata che incrementava la compatibilità con le vecchie schede madri prive dell’UEFI BIOS. Sfruttando il supporto dual boot, chiunque volesse testare SteamOS sul proprio pc può farlo creando una partizione al fianco di Windows o qualsiasi altri sistema che anima la macchina. Con il positivo effetto collaterale che questa release è diventata meno instabile, superando alcuni limiti imposti dal sistema operativo di Valve.

Un’opportunità interessante, quindi, per chi è incuriosito da SteamOS che permette di produrre e giocare con la stessa macchina mantenendo però distinti i rispettivi ambiti. Installabile tramite DVD e memoria flash su USB, l’aggiornamento include anche il supporto per una maggiore varietà di schede audio e rappresenta una piccola espansione per SteamOS, anche se la stessa Valve sottolinea che c’è ancora molto lavoro da fare mettendo in guardia i curiosi. “Abbiamo effettuato pochi test con la configurazione dual boot – spiega Vert – quindi è importante che gli utenti usino l’aggiornamento con molta attenzione evitando di testarlo su PC che non contengono dati che non intendono rischiare di perdere”.

Alessio Caprodossi

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Pubblicato il 24 gen 2014
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