La convergenza di Windows Phone 8.1

La convergenza di Windows Phone 8.1

Imminente il rilascio dell'aggiornamento dell'OS mobile di Redmond. E si svelano alcune novità contenute nel codice. Mentre si fanno più insistenti le indiscrezioni su un Android Nokia al Mobile World Congress
Imminente il rilascio dell'aggiornamento dell'OS mobile di Redmond. E si svelano alcune novità contenute nel codice. Mentre si fanno più insistenti le indiscrezioni su un Android Nokia al Mobile World Congress

Sarà il primo sistema operativo della riunificazione , l’ultimo dell’ondata Blue che ha caratterizzato la fine del 2013 e l’inizio del 2014: quanto svelato , ufficiosamente, fino a questo punto su Windows Phone 8.1 mostra alcuni cambiamenti nell’approccio tenuto da Microsoft nella sua realizzazione, e soprattutto la tendenza a riunire le capacità di Windows RT con l’OS utilizzato sugli smartphone . È il primo passo del cammino che porterà Redmond a riunire sotto un’unico ombrello tutti i suoi sistemi operativi, in modo tale da aumentare le possibilità di condividere il codice sorgente tra le app distribuite nei diversi marketplace.

In circolazione ci sono parecchie informazioni fatte trapelare dagli sviluppatori che hanno accesso al SDK del nuovo Windows Phone e che stanno familiarizzando con le nuove capacità offerte dalle novità lato sistema operativo. Su tutte si segnala senz’altro la possibilità di usare lo stesso codice XAML di Windows RT su Windows Phone, parrebbe sopratutto a scapito di Silverlight, ma anche parecchie nuove API che consentono all’OS di tenere sotto controllo batteria, consumo dati e dello spazio storage del telefono. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, sarà possibile finalmente installare applicazioni anche nella memoria SD e non più solo su quella interna. Cambia pure il multitasking, con il pulsante indietro dell’interfaccia che non termina più l’app visualizzata ma la “sospende” in background come già accade alle app Metro/Modern su Windows 8.

Il resto delle novità individuate riguardano invece soprattutto le applicazioni integrate nell’OS: sparita l’integrazione coi maggiori social, Facebook sembrerebbe l’unico sopravvissuto alla epurazione (ma via dalla lista contatti), mentre i vari Linkedin, Twitter e compagnia dovranno essere utilizzati tramite app specifica. Le applicazioni per musica e video sono state riunite in una sola, così da semplificare la home screen, e SkyDrive si avvia ovviamente all ridenominazione in OneDrive. Ci sono miglioramenti nella versione di Internet Explorer 11 installata, con tanto di supporto al WebGL. Il dato forse più interessante è che Windows Phone pare puntare a una maggiore modularità , offrendo la possibilità di installare ad esempio app dedicate a messaggistica e fotografia diverse da quelle presenti di default nel sistema operativo.

Per chiudere la questione Windows Phone, infine, circolano le prime immagini del centro notifiche che manca da troppo ormai al sistema operativo Microsoft. Quanto mostrato ricorda in modo impressionante l’impostazione di Android, un approccio non proprio originale ma che dovrebbe garantire funzionalità fino a questo punto davvero tanto carenti nell’OS e che giungono in discreto ritardo rispetto alla concorrenza. la foto rubata del possibile android nokia, nome in codice normandy Concorrenza che non sta certo a guardare, tanto è vero che Microsoft potrebbe stare allevando una serpe in seno: le voci insistono sull’ intenzione di Nokia di presentare un terminale Android all’imminente Mobile World Congress che si terrà a Barcelona (Spagna) alla fine del mese , probabilmente con l’intenzione di creare un terminale smart a basso costo da proporre nei paesi emergenti e in Cina e competere con le vendite dei terminali low cost che in quelle nazioni la fanno da padrone.

Non è chiaro per altro quale sia l’eventuale strategia di Nokia per quanto riguarda Android: estetica dell’interfaccia a parte, i bene informati suggeriscono la possibilità che Espoo possa optare per una sorta di fork rispetto alla versione “ufficiale”, privilegiando i propri servizi e app e sacrificando qualcosa in fatto di compatibilità con l’ecosistema di Google. Il rilascio del prototipo Normandy alla vigilia dell’acquisizione definitiva da parte di Microsoft crea inoltre molti dubbi su quale prospettiva di sviluppo potrebbe avere Android sotto la guida di Redmond: il rischio di veder replicata l’esperienza N9 non è remoto , e l’ idea di trascurare l’integrazione dei servizi ufficiali Google potrebbe condurre l’intero progetto in un vicolo cieco.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
13 feb 2014
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