ADSL lenta, legittimo disdire?

ADSL lenta, legittimo disdire?

Se lo chiede un lettore, secondo cui la lentezza cronica della sua connessione ADSL gli dovrebbe consentire di stracciare il contratto che lo lega al provider. Ma non è così
Se lo chiede un lettore, secondo cui la lentezza cronica della sua connessione ADSL gli dovrebbe consentire di stracciare il contratto che lo lega al provider. Ma non è così


Roma – Salve, sono un utente del servizio ADSL di Tiscali, uso la loro connessione dalla mia utenza telefonica domestica di Napoli. Da un paio di mesi, pressappoco dalla fine dell’estate, ho notato una particolare lentezza della connessione. Da vari test effettuati questa arriva alla mirabolante velocità di 46k.

Ho chiamato più volte il servizio di assistenza che, come consueto, ha aperto la rituale segnalazione di disservizio. Senza però alcun esito. La risposta tipo che ricevevo è: “Provi a collegarsi domani, senz’altro andrà meglio”. Ieri sera ho parlato con l’assistenza un po’ più a lungo, durante la chiacchierata mi è stato detto che effettivamente la mia connessione ADSL è lenta, che la lentezza è causata dal traffico di rete, che per avere una migliore connessione è opportuno utilizzare il servizio nelle ore di poco traffico e che, in ogni caso, il mio abbonamento non prevede una banda garantita .

L’ammissione dell’assistenza tecnica è davvero stupefacente. Sembra tollerabile che io utilizzi una connessione inferiore ad un dial up. Io ho obiettato che il fatto che “non esiste banda garantita” non legittima l’operatore a scendere al di sotto di uno standard di connessione accettabile per un servizio ADSL. Per intenderci, utilizzando il legalese, la prestazione dedotta in contratto è la fornitura di un servizio di connessione ADSL che, pur nei limiti di una banda non garantita, deve comunque rimanere tale. Offrire sistematicamente una connessione al di sotto di una connessione dial up 56k rappresenta una inadempienza del contratto.

Su questo punto l’assistenza ha nicchiato. A questo punto, di fronte alla ammissione dell’assistenza tecnica
avrei in mente di chiedere la immediata risoluzione del contratto per inadempimento. Voi che ne pensate?

Cordialmente,
Francesco L.

Caro Francesco
al di là delle pubblicità di certi operatori, che equiparano l’ADSL ad una connessione ultraveloce a banda larga, in realtà l’ADSL è una tecnologia la cui caratteristica principale è quella di consentire un collegamento permanente alla rete ( always-on ) ad un costo molto inferiore rispetto a quello di un dial-up tradizionale. Certamente è una connessione potenzialmente veloce, ma quel “potenzialmente”, in un mercato come quello italiano, ha più o meno il valore di una speranza. Fanno eccezione alcuni provider di nicchia, che magari costano un po’ di più e che sono talvolta in grado di fornire un ADSL senza banda garantita ma con una banda comunque larga (sempre sul principio del best effort ).

Detto questo il contratto di Tiscali non consente di recedere perché la velocità non è in linea con le aspettative dell’utente.

All’articolo 11.2 si legge che “Tiscali non garantisce la permanenza della larghezza di banda, la quale è soggetta ad oscillazioni dipendenti dal volume di traffico insistente sulle linee impegnate” .
All’articolo 8, invece, si parla della durata annuale del contratto e del fatto che il “cliente non potrà recedere dal contratto prima della scadenza” . Va invece disdetto entro 60 giorni prima della conclusione per evitare il rinnovo automatico.

Il presupposto, naturalmente, è che il cliente abbia avuto modo di leggere e di approvare il contratto di servizio.

Adele Chiodi

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Pubblicato il
5 dic 2003
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