HTC ci riprova con il One

HTC ci riprova con il One

La nuova versione dell'ammiraglia taiwanese riprende le linee estetiche della edizione 2013, rilanciando sotto il profilo hardware. E anche il prezzo è da primo della classe
La nuova versione dell'ammiraglia taiwanese riprende le linee estetiche della edizione 2013, rilanciando sotto il profilo hardware. E anche il prezzo è da primo della classe

È trascorso un anno dal lancio della prima versione dell’HTC One, uno smartphone che sotto molti punti di vista ha segnato una svolta per l’azienda di Taiwan, e 12 mesi dopo HTC ha deciso di rilanciare: il nuovo One M8 è una sorta di evoluzione del modello precedente, di cui riprende le linee estetiche e i contenuti fondamentali, affinandone le caratteristiche e provando a fare la differenza sul piano tecnico con la concorrenza. Il risultato è un prodotto di fascia alta con un prezzo di fascia alta , molte buone qualità e qualche dubbio che affiora sulla scelta di puntare, ancora, su una fotocamera che numericamente soffre il confronto con i megapixel altrui.

Distinguere il nuovo One M8 dal precedente è questione di millimetri: le forme sono pressoché identiche, con un frontale dominato dal grosso schermo e da due altoparlanti posti rispettivamente sopra e sotto lo schermo a formare una coppia stereo, e il posteriore su cui spicca una fotocamera con una luminosa lente f/2.0 a cui ora si affianca un secondo sensore più piccolo posto poco sopra. Quella della doppia fotocamera posteriore è una delle principali novità del nuovo telefono ammiraglia di HTC, ma non è l’unica: affiancando i due modelli si nota come la versione 2014 sia leggermente più alta della precedente, in virtù della crescita della diagonale dello schermo fino a 5 pollici (la risoluzione resta 1080p, densità di pixel oltre i 440ppi), e la finitura del metallo di cui è formata la scocca ora non è più satinata bensì spazzolata. Nel complesso le linee sono meno squadrate, con qualche arrotondamento in più sui bordi che dovrebbero rendere la presa più confortevole.

All’ interno del M8 trovano spazio un processore Qualcomm Snapdragon 801 da 2,3GHz quad-core, affiancato da 2GB di RAM e una GPU Adreno 330: la dotazione è di quelle da macchina veloce , e la disponibilità di connettività LTE classe 4 (fino a 150Mb in download e 50Mb in upload) e WiFi a/b/g/n/ac dual-band dovrebbe anche rendere giustizia allo smartphone sul piano della velocità di navigazione. La batteria cresce fino a 2.600mAh in fatto di capacità, e HTC si vanta di aver migliorato drasticamente il consumo del telefono grazie a ottimizzazioni hardware e software: dal palco della conferenza stampa di presentazione è arrivata la promessa di un prossimo aggiornamento contenente un profilo di configurazione incentrato sulla massima durata della batteria ( Extreme Power Saving Mode ), che potrebbe garantire 15 ore di autonomia aggiuntive anche quando l’accumulatore sia ormai giunto al 5 per cento di carica residua intervenendo sull’impiego dei sottosistemi hardware non indispensabili.

Gran parte della cerimonia di presentazione del One M8, comunque, si è concentrata sull’aspetto multimediale dello smartphone: HTC è orgogliosa del suo audio stereo con tecnologia BoomSound, che tramite appositi algoritmi sviluppati dall’azienda dovrebbe garantire migliore qualità al sonoro e riproduzione con volume aumentato anche rispetto alla versione precedente (che recava il marchio Beats Audio, partnership nel frattempo tramontata). Il supporto al protocolo DLNA, inoltre, dovrebbe permettere di connettere facilmente il telefono ai dispositivi multimediali compatibili già presenti in casa: questo significa flussi audio e video sull’home-theatre domestico, per esempio, garantendo un’esperienza multimediale analoga a quella di prodotti concorrenti.

La fotocamera, poi, è uno dei punti forti ( o deboli , a seconda dei punti di vista) dell’offerta: già nel 2013 HTC aveva iniziato a parlare di UltraPixel, rifiutandosi di seguire la concorrenza nella corsa al megapixel estremo e preferendo concentrarsi su un sensore di dimensioni adeguate con singoli pixel dalla diagonale generosa. Così facendo è possibile riuscire ad abbattere il rumore di fondo tipico della fotografia digitale e ottenere foto migliori, almeno in teoria. Il modello 2013 del One era stato riconosciuto in grado di scattare ottime foto in condizione di luce scarsa, mentre la quantità dei dettagli offerta non riusciva a tenere il passo nelle foto scattate di giorno: la versione 2014 prova ad affrancarsi da questo limite, ma non mancano gli scettici su questo fronte.

Per provare a smentire le varie Cassandra , HTC ha deciso di giocare una doppia mossa: la fotocamera anteriore è cresciuta fino a raggiungere i 5 megapixel di risoluzione, allo scopo di garantire ai fanatici del selfie ampi margini di divertimento, mentre quella posteriore ora è affiancata da un secondo sensore che lavora di concerto con quello principale. Il risultato è una fotocamera “Duo”, che abbina le qualità del sensore Ultrapixel da 4 megapixel, il flash a due tonalità (doppio led) per risultati più naturali, e una serie di informazioni sulla profondità di campo e la disposizione spaziale degli oggetti (una sorta di 3D come nel caso della fotocamera Lytro) che permette di scattare foto da rimettere a fuoco in post-produzione (UFocus) e ottenere rudimentali effetti tridimensionali (Dimension Plus). Unendo tutto questo all’app proprietaria Zoe, ai vari effetti di slowmotion e riconoscimento dei visi, HTC prova a convincere il pubblico che il comparto fotografico del suo M8 non ha niente da invidiare a nessuno.


Infine, c’è il lato software da considerare. La versione di Android installata è la recente KitKat 4.4.2, su cui HTC installa la propria interfaccia Sense giunta alla release 6.0: a breve quest’ultima sarà estesa anche al One del 2013, e HTC ha chiarito che d’ora in avanti porterà avanti un programma di supporto software per i propri smartphone più blasonati che garantirà almeno per 2 anni aggiornamenti costanti (un po’ come già fa Apple con i suoi iPhone, o Google con i suoi Nexus). Dalla versione 5 in avanti, Sense ha fatto della interfaccia BlinkFeed il suo centro: tramite quest’ultima è possibile aggregare informazioni provenienti da feed social o flussi di notizie, da scorrere come un magazine personalizzato dall’alto verso il basso e cliccando su quanto attira l’attenzione. HTC ha deciso di ampliare il programma di integrazione dei contenuti dei partner, rilasciando un SDK per migliorare e ampliare la dotazione di BlinkFeed, e annunciando di aver già avviato una collaborazione specifica con FitBit per integrare le letture dei dispositivi indossabili per il fitness nel flusso di notizie (e dunque strizzando l’occhio alla nuova moda del wearable senza dover lanciare un dispositivo specifico al momento).

Il nuovo HTC One M8 è in vendita da subito in molti dei mercati principali di tutto il pianeta, compresa l’Italia: l’azienda taiwanese

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rimanda ad Amazon quanti coloro non possono attendere per acquistare e prenotare il proprio prossimo smartphone, e Amazon offre una versione antracite (ci saranno anche la più classica argento e la ormai inevitabile versione dorata) con memoria integrata 16GB (espandibile tramite slot microSD) a 729 euro. Il prezzo è in linea con la concorrenza Samsung ed Apple, ma inevitabilmente ci saranno presto altri canali che offriranno il prodotto scontato rispetto al prezzo ufficiale: l’M8 dovrebbe trovare rapidamente spazio nei listini Vodafone e Wind, dunque occorrerà anche valutare che tipo di offerta proporranno gli operatori per stabilire quale sarà il successo che questo nuovo smartphone otterrà presso il pubblico.

Luca Annunziata

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Pubblicato il
26 mar 2014
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