WSIS, i Verdi scrivono a PI

WSIS, i Verdi scrivono a PI

Pubblichiamo una lettera a Punto Informatico scritta dal senatore Verde Fiorello Cortiana e da Maurizio Zammataro a proposito del Summit ONU sulla Società dell'informazione di Ginevra
Pubblichiamo una lettera a Punto Informatico scritta dal senatore Verde Fiorello Cortiana e da Maurizio Zammataro a proposito del Summit ONU sulla Società dell'informazione di Ginevra


Ginevra – Lettera al direttore di Punto Informatico dal senatore Verde Cortiana e da Zammataro del gruppo Innovazione Verdi

Gent. direttore,
abbiamo letto con attenzione l’articolo di ieri sul WSIS , e con il dovuto rispetto all’autonomia editoriale di Punto Informatico, ci permettiamo di dire che siamo solo parzialmente d’accordo con quel pezzo, pur cogliendo l’attenzione che PI ha dato a questo appuntamento, a differenza di altre testate.

Il WSIS è solo una fiera di tecnologia, come sostengono alcuni o un incontro sostanzialmente inutile, un misto di cortina fumogena creata dalla società civile e di specchietto per le allodole per i Paesi in Via di Sviluppo, come sostengono altri?

Noi crediamo che queste definizioni non bastino a dare il senso che sta avvenendo, non tanto nella plenaria dei Capi di Stato, quanto nelle altre sale, dove migliaia di associazioni, ONG, intellettuali come Lessig e Morin, sviluppatori come Stallman, stanno creando. Fuori dal salone impomatato della plenaria ci sono tante e tanti, da tutto il mondo, che stanno costruendo una alternativa al presente . E quando diciamo costruendo, intendiamo proprio facendo, accordandosi per andare, fare, agire. La società civile è qui nonostante i Governi, non grazie ad essi, ed è qui che vive la parte migliore del Summit.

Sono tutte rose e fiori? Certamente no: gli Stati Uniti praticamente non ci sono e hanno remato contro, e quando si è trattato di dire che senza diritti umani non c’è sviluppo hanno lasciato l’Europa da sola, la scelta di Tunisi per il 2005 è, dal punto di vista dei diritti umani, sbagliata, l’abbiamo criticata e continueremo a farlo, l’esclusione di Reporters Sans Frontieres è non solo odiosa, ma incomprensibile, Cina e Francia continuano a dire che Internet va regolato, cioè deve subire censure e controlli, come ben descritto da voi ieri.

Ma oggi c’è un soggetto nuovo sul campo: la società civile che, invece di starsene alla finestra e di aspettare l’iniziativa degli Stati, viaggia e costruisce una diversa pratica dell’Innovazione.

Per questo il punto fondamentale è cio’ che sapremo mettere in campo al nostro ritorno: noi abbiamo fatto e faremo una piccola proposta, una direttiva comunitaria sostenuta da tutti quelli che si sono schierati contro la direttiva sulla brevettazione del software che raccolga la necessità di Internet libera, la necessità di Free Software nelle Pubbliche Amministrazioni d’Europa, la necessità della crescita delle comunità dei tecnici e degli utenti.

Il punto è non lasciare il pallino ai grandi, ma essere consapevoli del fatto che, indipendentemente dal colore politico di ciascuno, su questa questione ci giochiamo il futuro dei diritti nostri e degli altri, e nessuno puo’ chiamarsi fuori.

Con Confermata Stima
Sen. Fiorello Cortiana (membro delegazione italiana WSIS)
Maurizio Zammataro (gruppo Innovazione Verdi)

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Pubblicato il 12 dic 2003
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