La statunitense SanDisk ha annunciato il lancio di un disco SSD enterprise da 4 terabyte, un “mostro” con interfaccia SAS (Serial attached SCSI) da 6gbps basato su chip di memoria NAND da 19 nanometri e che dovrebbe rappresentare l’inizio di un processo evolutivo dagli effetti significativi sul mercato dello storage.
L’unità Optimus MAX è il primo vero componente a stato solido capace di prendere il posto dei dischi HDD ad alte prestazioni in ambienti CED ed enterprise, sostiene SanDisk , con ottimizzazione dei consumi e performance a un prezzo “conveniente” anche se non è ancora stato reso noto al pubblico.
Le caratteristiche tecniche Optimus MAX prevedono velocità di lettura/scrittura sequenziali fino a 400mbps, 75K/15K di IOPS random e una durata di cinque anni tarata sui 1-3 intere scritture del drive al giorno. Specifiche a parte, Optimus MAX rappresenta per SanDisk solo l’inizio di un’ importante evoluzione nel mondo delle tecnologie storage enterprise.
I 4 terabyte del nuovo SSD SAS diverranno 6TB nel 2015 e raddoppieranno entro la fine dello stesso anno, sostiene SanDisk, mentre per il 2016 arriveranno unità a stato solido da 16 terabyte. Nel 2017 il costo per gigabyte sarà lo stesso per i dischi magnetici e gli SSD ad alta affidabilità, dice ancora SanDisk, e a quel punto i drive basati su chip di memoria diverranno la soluzione ideale per il mercato enterprise portando gli HDD al pensionamento.
Alfonso Maruccia