USA, quando il crowdfunding è una truffa

USA, quando il crowdfunding è una truffa

Un progetto finanziato con successo su Kickstarter lascia gli investitori a bocca asciutta. Il Procuratore Generale dello stato di Washington sporge denuncia: le truffe non sono tollerate
Un progetto finanziato con successo su Kickstarter lascia gli investitori a bocca asciutta. Il Procuratore Generale dello stato di Washington sporge denuncia: le truffe non sono tollerate

810 persone avevano creduto nel progetto Asylum Playing Cards , un gioco di carte che si sarebbe dovuto realizzare con un finanziamento di 15mila dollari. Su Kickstarter, all’inizio di novembre 2012, in chiusura della campagna di raccolta fondi, erano stati accumulati 25.146 dollari: gli investitori si aspettavano di ricevere mazzi di carte, dadi, e quanto necessario per iniziare a giocare con il frutto del loro investimento. Per mesi, invece, nessuna notizia dall’azienda. L’ufficio del Procuratore Generale dello stato di Washington ha ora sporto denuncia.

Le autorità statunitensi capitanate dal procuratore Bob Ferguson si sono mosse a favore dei 31 residenti nello stato di Washington che sono rimasti a bocca asciutta. A nulla , nel corso dei mesi, sono valse le richieste di informazioni, le sollecitazioni ad adempiere alle promesse, le domande di risarcimento: Edward Polchlopek III, meglio noto come Ed Nash, e la sua azienda Altius Management, hanno offerto solo silenzio.

Le condizioni poste dalla piattaforma di crowdfunding prevedono che i promotori dei progetti debbano garantire agli utenti quanto promesso qualora la campagna vada a buon fine o debbano altrimenti restituire il denaro raccolto: Altius Management non le ha evidentemente rispettate e per questo motivo la denuncia chiede la restituzione dei fondi ai rispettivi finanziatori e propone un’ammenda che può raggiungere i 2mila dollari per ogni residente dello stato colpito dalla violazione del Consumer Protection Act da parte dell’azienda.

“I consumatori devono essere consapevoli che il crowdfunding non è esente da rischi” ha dichiarato il Procuratore Generale Ferguson, ma i rischi dello sviluppare nuove idee con il finanziamento distribuito non sono rappresentanti solo dalle percentuali di insuccesso delle campagne, a fronte dell’ entusiasmo e dei miliardi di dollari messi a disposizione dagli utenti. Esistono anche le truffe , e non sono in pochi a segnalarle su siti come Kickscammed.com : “Questo procedimento – ammonisce Ferguson – manda un messaggio chiaro a coloro che cercano di raccogliere denaro presso i cittadini: lo stato di Washington non tollererà i furti sotto forma di crowdfunding”.

Anche Kickstarter, dal canto suo, si augura che la denuncia possa “fare chiarezza” e risolvere nel migliore dei modi il problema. Se infatti la piattaforme di crowdfunding registrano successi in crescita , è vero che la fiducia degli utenti è un bene indispensabile da coltivare. Proprio a questo proposito le autorità di numerosi paesi, Italia compresa , si stanno muovendo per formalizzare regole e garanzie per il crowdfunding.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
7 mag 2014
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