Scansione del volto, scuola più sicura?

Scansione del volto, scuola più sicura?

Sono sempre di più le scuole americane nelle quali vengono installate telecamere e sistemi di riconoscimento del volto collegati ai database federali. Non funzionano granché ma arrivano ovunque
Sono sempre di più le scuole americane nelle quali vengono installate telecamere e sistemi di riconoscimento del volto collegati ai database federali. Non funzionano granché ma arrivano ovunque

Roma – Lo sceriffo di Maricopa County , una delle contee dell’Arizona che deve il proprio nome all’eredità dei native american, non ha dubbi: i sistemi di riconoscimento del volto nelle scuole possono aumentare il livello di sicurezza dei più giovani oltre che incastrare persone che si sono macchiate di reati ai danni di minori. Ne è così sicuro che ha insistito e ottenuto una prima sperimentazione presso la Royal Palm Middle School di Phoenix.

Nell’istituto scolastico saranno attivate entro una settimana due cam. La prima sarà puntata sull’entrata principale dell’edificio, la seconda nell’area in cui si accede agli uffici scolastici. Si tratta di apparecchi che, stando alle autorità locali, sono collegati ai database statali e federali che ormai da mesi raccolgono le caratteristiche del volto di pregiudicati di ogni genere.

Lo sceriffo Joe Arpaio (vedi foto) ha dichiarato che “se funziona anche solo una volta, rintraccia un bambino dato per perso o salva un bambino da un’aggressione sessuale, allora credo che ne valga la pena”. Chi parla non è uno sconosciuto alle cronache. Arpaio non è solo noto per aver incatenato i detenuti nelle prigioni o per averli costretti a vestire mutande rosa ma è anche la mente di un network di cam che riprendono l’interno delle prigioni: immagini che vengono trasmesse e che, secondo Arpaio, possono spaventare, dunque educare, chi le vede.

Lo sceriffo Joe Arpaio Inutile dire che contro l’ultima trovata di Arpaio si sono subito levate alte le proteste delle associazioni per i diritti civili. Secondo ACLU , da sempre contraria al riconoscimento del volto, si tratta di sistemi che già hanno dimostrato di non funzionare e, invece, di mettere a rischio la privacy degli individui, in questo caso oltretutto di minori.

Va detto, però, che al di là delle scelte delle scuole dell’Arizona, l’installazione di sistemi del tutto analoghi rappresenta un appeal per molte comunità americane e certo non solleva grandi polveroni. Altre cam del genere sono già attive in tre scuole del New Jersey ma è assai probabile che molte altre siano state installate senza che l’avvenimento abbia guadagnato gli onori della cronaca.

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Pubblicato il
17 dic 2003
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