Facebook alle prese con le cronologie

Facebook alle prese con le cronologie

Il social network ha sviluppato un nuovo sistema per l'advertising. I messaggi pubblicitari saranno personalizzati sulla base dei siti già visitati dagli utenti
Il social network ha sviluppato un nuovo sistema per l'advertising. I messaggi pubblicitari saranno personalizzati sulla base dei siti già visitati dagli utenti

Facebook ha annunciato un nuovo sistema per mostrare ai propri utenti pubblicità “il più rilevante possibile per i loro interessi”: per farlo estenderà la portata dai dati raccolti a sua disposizione .

Il sito in blu non vuole più basarsi solo sull’attività all’interno del social network ( Mi piace e pagine seguite), ma vuole integrare tali dati con quelli raccolti da altri siti ed app . In pratica, FB guarderà nella cronologia dei suoi amici , grazie anche alla presenza dei social-button con il pollice alzato presenti su ormai quasi qualunque sito. Agli utenti, naturalmente, è data la possibilità di scegliere se ricevere tale tipo di pubblicità: tuttavia è prevista una possibilità di opt out , basata sullo standard della Digital Advertising Alliance .

Oltre a questa novità, Facebook ha annunciato che gli utenti attraverso un nuovo strumento ( essenzialmente un menù a tendina simile a quello già accessibile per i normali post sul social network) potranno selezionare interessi specifici di cui vogliono avere pubblicità rispetto ad altri, o eliminare determinati argomenti da quelli che vengono presentati .

La svolta di Facebook, non tecnologica dal momento che sono molte le aziende che raccolgono questo tipo di dati (Adwords in primis), ma di approccio (la possibilità di unire i dati provenienti dalle due diverse fonti) è solo l’ultimo tentativo da parte per far rendere al meglio l’advertising sulla sua piattaforma: e data la dimensione dei dati messi sul piatto dal social network, non manca di creare già qualche preoccupazione. Già con il progetto Beacon Facebook aveva subito diverse critiche che l’hanno costretta prima a scusarsi e poi a tornare sui suoi passi.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il 13 giu 2014
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