Intel e IBM creano un fondo anti-SCO

Intel e IBM creano un fondo anti-SCO

Servirà alla difesa legale degli utenti Linux se venissero davvero denunciati per violazione dei copyright da SCO. Fulcro dell'iniziativa l'onnipresente OSDL
Servirà alla difesa legale degli utenti Linux se venissero davvero denunciati per violazione dei copyright da SCO. Fulcro dell'iniziativa l'onnipresente OSDL


Beaverton (USA) – C’è anche Intel fra i grossi nomi che hanno accettato di fare da guardaspalle agli utenti di Linux. Il gigante dei microchip, insieme a IBM e ad altre aziende, sta infatti contribuendo alla costituzione di un fondo per la difesa legale di quelle società che dovessero essere denunciate da SCO Group per la violazione dei copyright di UNIX.

L’iniziativa è partita dall’ Open Source Development Labs (OSDL), un noto consorzio non profit che si occuperà anche di gestire la somma di denaro raccolta e deciderne l’assegnazione.

“Vogliamo continuare a rassicurare gli utenti finali”, ha commentato Stuart Cohen, chief executive dell’OSDL. “Non vogliamo assistere ad un rallentamento dello slancio o del deployment di Linux”.

Dallo scorso settembre HP fornisce ai propri clienti un indennizzo per le spese legali eventualmente sostenute in una causa con SCO. Al momento del suo annuncio, l’iniziativa di HP aveva suscitato fra i membri della comunità di Linux pareri non sempre positivi: i più critici non avevano esitato a bollare la mossa dell’azienda come una mera trovata di marketing.

Secondo Cohen, l’OSDL ha ricevuto fino ad oggi garanzie di pagamento per circa 3 milioni di dollari, una cifra che il consorzio spera possa presto raggiungere i 10 milioni anche grazie alle donazioni di aziende non affiliate e di privati.

Né Intel né IBM hanno per il momento specificato l’ammontare del proprio contributo.

Sebbene Intel faccia parte, insieme a IBM, HP, Dell, Novell e altri colossi del settore, del consorzio pro-Linux OSDL, fino ad oggi non aveva mai appoggiato apertamente IBM e la comunità di Linux nella guerra che le contrappone a SCO.

Lo scorso novembre SCO ha fatto sapere che in questi mesi potrebbe trascinare in tribunale alcuni grossi utenti di Linux. Un avvertimento che, circa un mese più tardi, è stato seguito dall’invio a diverse centinaia di società della Fortune 1000 di una lettera contenente, fra le altre cose, alcuni suggerimenti per risolvere la violazione dei copyright di UNIX.

Update : SCO ha diffuso un comunicato in cui commenta la mossa dell’OSDL.

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Pubblicato il
13 gen 2004
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