Iran, scontro sul 3G

Iran, scontro sul 3G

Critiche e scontri al vertice accompagnano l'introduzione della banda larga mobile nel Paese. Un segno di nuova apertura nei confronti di Internet?
Critiche e scontri al vertice accompagnano l'introduzione della banda larga mobile nel Paese. Un segno di nuova apertura nei confronti di Internet?

Il Presidente dell’Iran Hassan Rouhani è intervenuto in diretta televisiva per intimare allle autorità religiose, che si erano schierate contro la recente introduzione nel paese della banda larga mobile, una maggiore apertura nei confronti di Internet e delle nuove tecnologie .

Secondo il Presidente Rouhani Internet è fondamentale per connettere il paese al mondo della scienza: “Non possiamo chiudere le porte del Mondo alle nuove generazioni”. Tuttavia non sono dello stesso avviso altre forze all’interno del Paese, che vorrebbero continuare a cercare di tenere strettamente sotto controllo gli accessi online dei cittadini.

Portavoce di questo schieramento si è fatto l’ayatollah Makarem Shirazi, arrivato a definire la Internet mobile “immorale ed illegale”: probabilmente c’è sempre la paura che con la banda si allarghi anche la mente.

Questa fatwa non è che l’ultimo tassello del delicato dibattito nel paese, che attua da anni uno stretto controllo degli accessi Internet, intensificatosi
dal 2009 , quando gli strumenti online sono stati utilizzati per protestare contro i leader . Da allora servizi come Facebook, Twitter e YouTube sono stati banditi ed il Governo ha cercato di creare una versione iraniana della Rete, una rete informatica nazionale sotto il suo controllo: tuttavia, molti cittadini iraniani hanno imparato a bypassare i controlli della censura utilizzando server proxy ed altri strumenti online .

Forse anche per questo la posizione del Governo si è fatta sempre più moderata, fino alla settimana scorsa, quando ha inaspettatamente concesso licenze 3G e 4G ai due principali operatori di telefonia mobile della repubblica islamica , che si stanno affrettando a implementare connessioni ad alta velocità per le loro decine di milioni di abbonati.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
4 set 2014
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