Windows 10, rivoluzione e restaurazione

Windows 10, rivoluzione e restaurazione

Microsoft svela finalmente Threshold, sistema operativo destinato a prendere il posto di Windows 8 con un salto inaspettato nella numerazione. Basterà il ritorno delle finestre a garantirne il successo?
Microsoft svela finalmente Threshold, sistema operativo destinato a prendere il posto di Windows 8 con un salto inaspettato nella numerazione. Basterà il ritorno delle finestre a garantirne il successo?

Dopo mesi di indiscrezioni e “rivelazioni” senza controllo, Microsoft ha ufficialmente tolto i veli a Threshold, ovvero Windows 10 . L’OS a finestre (ma le piastrelle non vanno in pensione) salta un numero e arriva a quella che, secondo le intenzioni di Redmond, dovrebbe rappresentar la miglior versione possibile di Windows. E anche l’ultima “major release” prima di un regime di aggiornamento incrementale.

Windows 10, o meglio le novità presentate da Microsoft con focus specifico sul settore enterprise, conferma molte delle indiscrezioni emerse nel recente passato con il ritorno in grande stile del menu Start e la scomparsa della tanto vituperata schermata Start a pieno schermo, la possibilità di far girare le “app” metro/modern in finestra, una funzionalità Snap migliorata per l’uso contemporaneo e il ridimensionamento facilitato di più app, un numero multiplo di desktop ciascuno con il proprio mix di software, app e file caricati o in esecuzione.

Le novità davvero inedite svelate con il debutto di Windows 10 sono poche ma di spessore come il nuovo pulsante Task View, presente sulla Task Bar e utile per visualizzare tutti i file, le “app” e le applicazioni x86 attualmente caricate in memoria, la capacità della nuova architettura dell’OS di girare, indistintamente, su un gran numero di dispositivi tra PC, gadget mobile e console di videogiochi, un nuovo interprete di comandi testuali dotato di caratteristiche un po’ meno arcaiche dello standard degli ambienti Windows inclusa la possibilità di selezionare, copiare e incollare facilmente testo e comandi.

Una delle nuove caratteristiche di Windows 10, probabilmente tra le più interessanti, è la funzionalità chiamata Continuum grazie alla quale Microsoft dovrebbe mettere in pratica la vocazione “universale” del nuovo sistema operativo: in sostanza, Continuum gestirà l’adattamento fluido dell’interfaccia di sistema in relazione all’hardware e alle periferiche di input attualmente connesse al dispositivo. Staccando la tastiera da un tablet Continuum trasformerà il menu Start in una finestra a pieno schermo (con la barra delle applicazioni sempre accessibile in basso), collegando mouse e tastiera Continuum riadatterà la GUI al più tradizionale e funzionale ambiente desktop con menu Start, app in finestra e tutto quanto.

Continuum non farà parte delle dotazione della preview tecnica di Windows 10 che Microsoft distribuirà nelle prossime ore, così come non sarà parte del pacchetto di prova una versione compatibile con i gadget ARM. Per “assaggiare” molte delle novità più interessanti dell’OS – incluse quelle espressamente dedicate al mercato consumer – occorrerà quindi attendere ancora un po’, e gli utenti più intraprendenti potranno approfittare del nuovo programma Windows Insider per avere accesso alle build preliminari più recenti di Windows 10 garantendo il proprio feedback in cambio.

L’uscita sul mercato della versione definitiva di Windows 10 è prevista per la metà del 2015, contro la primavera indicata nelle indiscrezioni passate, e questa volta Microsoft non può permettersi un nuovo lancio in stile Windows 8: stando ai numeri forniti da NetMarketShare, il controverso OS a piastrelle continua a perdere quote di mercato contro un Windows 7 in grande spolvero e un Windows XP apparentemente inossidabile. Windows 10 dovrà piacere a tutti, ai consumatori mainstream come alle aziende passando per i videogiocatori hardcore , oppure il futuro della corporation del software potrebbe essere davvero in bilico.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 1 ott 2014
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