Il fitness hi-tech di Lenovo e Fitbit

Il fitness hi-tech di Lenovo e Fitbit

Il colosso dei PC entra in sordina nel mercato dei gadget indossabili, mentre Fitbit (che di wearable ne produce già) rinnova la linea con nuovi dispositivi
Il colosso dei PC entra in sordina nel mercato dei gadget indossabili, mentre Fitbit (che di wearable ne produce già) rinnova la linea con nuovi dispositivi

Lenovo sceglie un approccio discreto per entrare nel mercato del wearable computing, aggiungendo alla disponibilità dello store online il nuovo prodotto

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Smartband SW-B100 senza però approntare alcuna presentazione ufficiale o rimarcare l’evento presso i siti di informazione specializzati e il grande pubblico.

Smartband SW-B100

Lo Smartband Lenovo, come recita la pagina ufficiale del prodotto, si rivolge ai “giovani che si prendono cura della loro salute personale e sono interessati in nuovi prodotti tecnologici di tendenza”: a un tale target il colosso cinese offre un gadget capace di tenere traccia degli allenamenti e delle attività giornaliere, del sonno e del battito cardiaco, e di fornire notifiche personalizzabili.

Nulla che un qualsiasi gadget da polso non sia già in grado di fornire , insomma, anche se tra le funzionalità uniche incluse nello Smartband c’è quella che permette di eseguire il login automatico su un PC (non necessariamente Lenovo?) senza immettere alcuna password manualmente. Garantita la possibilità di sincronizzare i dati su computer e gadget mobile basati su Android o iOS.

L’entrata in scena di Lenovo segna a ogni modo il crescente interesse dell’industria tecnologica per fitness hi-tech e wearable computing, con start-up che si lanciano nell’avventura dei dispositivi indossabili proponendosi a prezzi ultra-economici, come avviene per il braccialetto da 1 dollaro al mese di Pivotal Living , e con aziende già attive nel settore interessate a espandere il business e i profitti potenziali.

Fitbit ricade in questa seconda categoria e presenta i nuovi bracciali per il tracking ad alta tecnologia, vale a dire i già ampiamente anticipati Fitbit Charge, Fitbit Charge HR e Fitbit Surge . I primi due segnano il “remake” della sfortunata linea Force – oggetto di un richiamo dovuto a potenziali problemi di salute causati dal materiale del braccialetto – con tanto di sensore per il monitoraggio del battito cardiaco (Fitbit Charge HR), mentre Surge offre maggiori funzionalità soprattutto sul fronte dell’interazione con lo smartphone, a un prezzo decisamente pià consistente rispetto agli altri due prodotti. Charge uscirà entro la fine dell’anno a un prezzo di 130 dollari, mentre Charge HR (150 dollari) e Surge (250 dollari) approderanno sul mercato all’inizio dell’anno prossimo.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
27 ott 2014
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