RemoteIE, Internet Explorer nel cloud

RemoteIE, Internet Explorer nel cloud

Un nuovo servizio gratuito permette agli sviluppatori di testare l'ultima versione preliminare del prossimo Internet Explorer, uno streaming via cloud disponibile su piattaforme desktop e mobile
Un nuovo servizio gratuito permette agli sviluppatori di testare l'ultima versione preliminare del prossimo Internet Explorer, uno streaming via cloud disponibile su piattaforme desktop e mobile

L’ultima offerta Microsoft per gli sviluppatori interessati a Internet Explorer si chiama RemoteIE , un servizio gratuito che permette di toccare con mano le funzionalità delle ultime versioni preliminari della nuova release del browser Web più popolare in attesa al debutto assieme a Windows 10.

RemoteIE è basato su Azure RemoteApp, applicazione client disponibile sia su PC (Windows, Mac), Windows RT e gadget mobile (Android, iOS) che permette di testare il codice di un sito Web su una build recente di Internet Explorer all’interno di un ambiente Windows Server 2012.

La gratuità di RemoteIE si scontra con alcuni limiti imposti da Microsoft all’utilizzo del servizio, con le sessioni di testing limitate a un massimo di 60 minuti e con disconnessione forzata dopo 10 minuti di inattività. Le performance sono di livello “streaming”, quindi sensibilmente inferiori alla versione nativa di IE e senza nemmeno l’ombra dell’accelerazione hardware via GPU per il rendering del codice del sito.

Anche la possibilità di testare versioni differenti di IE da quella minima supportata da Windows Server 2012 (vale a dire IE11) è fuori discussione, anche se a tal proposito Microsoft consiglia di provare le modalità compatibili del browser per verificare il comportamento del codice con versioni precedenti del software.

RemoteIE è un servizio in via di sviluppo e le caratteristiche (o i limiti) attualmente imposti da Microsoft potrebbero subire delle modifiche sensibili, dice la corporation, così come è previsto l’aggiornamento dell’ultima versione di IE disponibile per i test assieme alla distribuzione delle future Technical Preview di Windows 10.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
5 nov 2014
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