Macrovision scopre il DRM

Macrovision scopre il DRM

Il colosso dei sistemi di protezione digitale lancia una nuova versione del sistema anti-copia che, grazie al DRM di Microsoft, diventa meno rigido e più vicino alle esigenze consumer
Il colosso dei sistemi di protezione digitale lancia una nuova versione del sistema anti-copia che, grazie al DRM di Microsoft, diventa meno rigido e più vicino alle esigenze consumer


Santa Clara (USA) – Forte della partnership tecnologica stipulata lo scorso anno con Microsoft , e della tecnologia Cactus Data Shield (CDS) ereditata nel 2002 da Midbar, Macrovision si prepara a fronteggiare il fertile mercato dei lucchetti digitali con un nuovo sistema di protezione dei CD audio, noto come CDS-300, che include una più sofisticata tecnologia di digital rights management (DRM).

Come la precedente tecnologia CDS-200 , anche la nuova si basa su CD a doppia sessione che contengono sia le tracce audio tradizionali, riproducibili su qualsiasi stereo, sia una versione dei brani compressa nel formato Windows Media Audio (WMA) e riproducibile sui PC. Rispetto al vecchio sistema di protezione, che impediva anche agli utenti legittimi di trasferire la propria musica su hard disk, su CD o su di un player portatile, il nuovo CDS-300 prevede la possibilità di copiare i file un numero limitato di volte così da poterli ascoltare anche su altri computer o dispositivi e di poterne fare una copia di backup su CD.

Macrovision ha spiegato che le etichette possono decidere il livello di protezione da assegnare ai file digitali e stabilire il numero massimo delle copie effettuabili. L’utente sarà in grado di accedere alla seconda sessione del disco, quella contenente le tracce compresse, solo nel caso in cui il meccanismo di protezione CDS riconosca il CD come originale. Questa forma di protezione consentirà alle case discografiche di mettere in questa sessione anche eventuali contenuti extra o link verso risorse on-line.

Sony ha da tempo introdotto un meccanismo di protezione analogo al CDS-300 che, attraverso un numero seriale unico che contraddistingue ogni CD venduto, permette agli utenti di autenticarsi ai servizi on-line del colosso giapponese.

Maggiori dettagli sulla tecnologia CDS-300 sono disponibili qui .

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Pubblicato il
26 gen 2004
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