Project Loon vola tranquillo in tutto il mondo

Project Loon vola tranquillo in tutto il mondo

Google fornisce informazioni aggiornate sui suoi palloni aerostatici. Hanno percorso milioni di chilometri e vengono testati assieme alle telco. Tutto bene, insomma, a parte qualche piccolo incidente
Google fornisce informazioni aggiornate sui suoi palloni aerostatici. Hanno percorso milioni di chilometri e vengono testati assieme alle telco. Tutto bene, insomma, a parte qualche piccolo incidente

Come procede la sperimentazione di Project Loon ? Bene, grazie: Google pubblica le ultime novità e tanti numeri sull’iniziativa per diffondere la connettività Internet dalla stratosfera, un progetto che continua a evolversi e a migliorare in vista del possibile lancio di un servizio commerciale fatto e finito.

I palloni aerostatici di Project Loon hanno oramai coperto una distanza di più di 3 milioni di chilometri, rivela Google, e sono ora in grado di restare in aria per un periodo di tempo 10 volte superiore a quanto potessero fare all’inizio: molti dei palloni resistono per più di 100 giorni, e alcuni arrivano anche a 130 giorni di permanenza nell’atmosfera. Migliorata la situazione anche per quanto riguarda la capacità di manovra dei palloni da parte di Google, che ora è in grado di dirigere le unità svolazzanti più vicino agli obiettivi fissati nonostante la lunga durata del loro viaggio. Il tempo per riempire i palloni d’aria è stato ridotto fino a 5 minuti, mentre il numero di palloni che è possibile lanciare in un solo giorno è salito a 20.

La Internet suborbitale di Google prende forma e si allea con i carrier mobile per l’accesso a una parte dello spettro delle comunicazioni radio, un tipo di partnership che vede ad esempio impegnata Telstra , l’incumbent della connettività australiana, per un test dei palloni di Loon (20 in totale) da lanciare sui cieli dello stato del Queensland questo dicembre.

Le sperimentazioni di Loon procedono ma non senza incidenti, uno dei quali è avvenuto di recente con l’arrivo al suolo di un pallone interconnesso nello stato del Sudafrica. Gli ingegneri di Google hanno riconosciuto i componenti come propri del progetto Loon e hanno spedito un gruppo di “recupero” della sonda caduta nel deserto africano.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 21 nov 2014
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