Carte ID elettroniche? Un rischio

Carte ID elettroniche? Un rischio

Uno studio del Butler Group parla chiaro: le informazioni sull'identità di una persona sono troppo preziose per essere riunite tutte in una card. Molti paesi, tra cui l'Italia, puntano invece tutto sulle carte di identità elettroniche
Uno studio del Butler Group parla chiaro: le informazioni sull'identità di una persona sono troppo preziose per essere riunite tutte in una card. Molti paesi, tra cui l'Italia, puntano invece tutto sulle carte di identità elettroniche


Roma – Carte di identità elettroniche a rischio? Lo sostengono gli esperti del Butler Group , autorevole osservatorio sulle nuove tecnologie e sul loro impatto.

Stando al rapporto “Digital Identities: The Single Touch Point for E-Commerce”, le potenzialità delle card digitali sono enormi per quanto riguarda il commercio elettronico, perché consentono un accesso rapido a una molteplicità di servizi con riduzione dei costi di gestione del denaro e delle transazioni. Ma l’utilizzo delle card a fini identificativi nasconde seri rischi.

Andrew Kellet, uno dei ricercatori autori del rapporto, sostiene che i problemi di privacy, sicurezza e libertà delle persone costituiscono il più importante freno allo sviluppo di ID digitali, di carte di identità elettroniche. A suo dire, le informazioni relative all’individuo hanno una importanza così preminente da non poter essere inserite in una unica card senza che questo abbia delle conseguenze.

La strada delle carte di identità elettroniche a cui legare anche soluzioni di e-commerce e altro ancora è stata intrapresa da diversi paesi, tra cui l’Italia (vedi lo Speciale Carta elettronica ). Proprio da noi, il Garante per la privacy Stefano Rodotà aveva espresso le proprie preoccupazioni relative alla card, spingendosi però solo ad affermare che il titolare della carta è l’unico a cui deve essere attribuito il diritto di disporre della parte più “intima” delle informazioni contenute nella card stessa.

Secondo Kellett, i problemi legati alla gestione delle informazioni sono tali da poter costituire un ostacolo insormontabile alla creazione di card digitali di identificazione pensate per assolvere a molte diverse funzionalità.

Al contrario, suggeriscono gli esperti del Butler, una carta di identificazione che abbia come scopo il commercio elettronico e applicazioni transattive può avere un impatto notevole, sia per quanto riguarda Internet che per la vita nel mondo “fisico”.

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Pubblicato il
4 mag 2001
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