Nintendo, gamer nel Tubo

Nintendo, gamer nel Tubo

Nuova campagna della mamma di Super Mario per promuovere contenuti su YouTube. L'idea è quella di coinvolgere la community. Ma i cavilli sono numerosi
Nuova campagna della mamma di Super Mario per promuovere contenuti su YouTube. L'idea è quella di coinvolgere la community. Ma i cavilli sono numerosi

Nintendo ha raggiunto un accordo con YouTube per lanciare un programma di sponsorizzazione legato ai contenuti caricati sul Tubo relativi alla sua proprietà intellettuale.

Finora, secondo la licenza d’uso di YouTube, qualsiasi introito pubblicitario generato dalla visualizzazione di un video contenente diritto d’autore della giapponese (come per esempio il gameplay), spettava a Nintendo stessa: in base a ciò il Tubo l’anno scorso si inimicò parte dei suoi utenti quando il sistema Content ID di YouTube iniziò a segnalare i video sulla base di violazione del diritto d’autore e la giapponese decise di farli rimanere online, ma aggiudicandosi il 100 per cento degli introiti generati.

Con il programma Nintendo Creators , invece, la giapponese vuole recuperare tali rapporti dividendo tale guadagno con gli utenti che caricano i video: si tratta di un servizio attraverso cui Nintendo vuole sponsorizzare i contenuti legati ai suoi prodotti, condividendone gli introiti generati attraverso l’advertising con gli autori.

In pratica Nintendo ha costituito una piattaforma all’interno del Tubo su cui gli utenti possono registrarsi e creare un intero canale o singoli video, sempre che questi contengano contenuti protetti dal diritto d’autore di Nintendo, ricevendo in cambio il 70 per cento (se si tratta di canali) o il 60 (nel caso di video) degli introiti di advertising generati in totale (si suppone dunque che, nel caso in cui un canale così costituito finisse per ospitare sia contenuti legati a Nintendo sia contenuti di altro genere, la giapponese finirebbe per ottenere il 30 per cento su tutto).

Tanti i dubbi sollevati riguardo al programma: innanzitutto Nintendo e YouTube sembrano passar sopra a tutta la cultura del remix e dell’uso legittimo, considerando di fatto di proprietà della giapponese anche tutte le opere semplicemente derivate dai suoi contenuti. Qualsiasi sia il lavoro e l’espressione delle idee del creatore. Oltretutto, nel presentare l’iniziativa, la giapponese li chiama proprio così, “creatori”, presupponendo implicitamente un loro sforzo creativo, elemento fondamentale della costituzione di un diritto di proprietà intellettuale. Addirittura chiede che i contenuti caricati siano creazioni originali .

Inoltre, possono essere caricati sulla piattaforma YouTube di Nintendo solo video contenenti proprietà intellettuale di Nintendo, legata a titoli di giochi esplicitamente specificati da Nintendo stessa e che avranno passato il suo insindacabile processo di revisione. Ciò nonostante, ogni video dovrà essere affiancato da un disclaimer che specifichi che non si tratta di un contenuto sponsorizzato o in alcun modo appoggiato da Nintendo.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
30 gen 2015
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