Silk Road, carcere a vita per Ulbricht

Silk Road, carcere a vita per Ulbricht

Il fondatore di Silk Road è stato condannato a due ergastoli: la giustizia statunitense vorrebbe che la pena fosse esemplare
Il fondatore di Silk Road è stato condannato a due ergastoli: la giustizia statunitense vorrebbe che la pena fosse esemplare

È stato ritenuto responsabile di “danni incommensurabili per il tessuto sociale statunitense”, fondatore di un mercato nero dell’illegale intorno al quale si sono consumate storie di dipendenze e di criminalità: l’impatto emotivo delle testimonianze rese presso il tribunale di New York ha determinato la fissazione di una pena che priverà Ross Ulbricht della libertà. Il fondatore di Silk Road è stato condannato a due ergastoli, unitamente a 5, 15 e 20 anni per cracking e riciclaggio.

Riconosciuto come Dread Pirate Roberts, la mente che ha creato e gestito Silk Road, giudicato colpevole nel mese di febbraio per tutti e sette i capi d’accusa a suo carico, che comprendono i reati di traffico di stupefacenti, spaccio tramite Internet, associazione a delinquere finalizzata alla violazione delle leggi anti-narcotici, riciclaggio di denaro e cracking (ma non i presunti omicidi su commissione), il 31enne Ross Ulbricht non ha saputo convincere il giudice del fatto che Silk Road sia stata creata per “consentire alle persone di fare delle scelte autonomamente nella propria vita, nel rispetto della privacy e dell’anonimato”. Nemmeno il tentativo di dimostrare la propria contrizione, né le lettere di sostegno giunte dai cittadini della Rete, né le argomentazioni relative alla riduzione del danno rispetto ai traffici di stupefacenti da strada hanno ammorbidito la posizione del giudice.

“La creazione di Silk Road mostra che Ulbricht si credeva al di sopra della legge” ha dichiarato il giudice Katherine Forrest: lui era “il capitano della nave” in un mondo affatto libero, ma piuttosto “regolamentato da leggi, create da lui”. Leggi gli hanno permesso di raggranellare oltre 13 milioni di dollari in commissioni, che hanno permesso che sullo snodo del deep web si intrecciassero affari illeciti per milioni di dollari, che si trafficassero strumenti di morte.

Ross Ulbricht, che ricorrerà in appello, è stato inoltre condannato a pagare una somma pari al valore dei traffici di Silk Road, 183 milioni di dollari, e gli ergastoli che ora pendono sul suo futuro, secondo il giudice, serviranno a dare un segnale a coloro che si sono sostituiti a Dread Pirate Roberts nel gestire il sottobosco di siti dell’illecito in Rete. Gli emuli di Ulbricht, fin dalla chiusura di Silk Road, non sembrano temere alcuna conseguenza .

Gaia Bottà

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Pubblicato il
1 giu 2015
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