Sidewalk Labs, o della città del futuro

Sidewalk Labs, o della città del futuro

Google supera l'idea delle smart city sposando un approccio olistico: lancia un progetto per ripensare tecnologia in funzione dell'organizzazione urbanistica e dell'efficienza delle città
Google supera l'idea delle smart city sposando un approccio olistico: lancia un progetto per ripensare tecnologia in funzione dell'organizzazione urbanistica e dell'efficienza delle città

Google lavora alla città del futuro e lo fa con SideWalk Labs , un nuovo centro di ricerca guidato da Dan Doctoroff, ex CEO di Bloomberg e vicesindaco di New York con competenze in materia di sviluppo economico e riqualificazione.

Ad annunciare il nuovo progetto di Mountain View, che prenderà le forme di una startup di sviluppo tecnologico con base nella Grande Mela finanziata interamente da Big G, è stato direttamente il CEO Larry Page, che attraverso la sua pagina Google+ delinea quello che costituisce il cuore pulsante di Sidewalk Labs: l’idea che i problemi cittadini siano legati tra loro e solo la condivisione di dati ed il loro incrocio possa portare ad un quadro onnicomprensivo utile ad individuare le risposte (tecnologiche) giuste.

“Diverse sfide urbane sono interconnesse tra loro, come per esempio – spiega Page – la disponibilità dei trasporti pubblici che influenza le scelte su dove andare a vivere, i costi delle abitazioni e la qualità della vita.” Proprio per questo, continua il CEO di Google, “aiuta delineare prima i principi basilari alla base dei problemi e fare una fotografia di insieme dei diversi fattori che influenzano la vita cittadini. Da questo punto di partenza si possono sviluppare tecnologie e partnership per fare la differenza”.

Con SideWalk Labs, dunque, l’obiettivo sarà proprio quello di raccogliere dati da cui partire per sviluppare ed incubare tecnologie per affrontare i problemi riscontrati in fase di analisi: i nuovi sviluppi tecnologici, le possibilità offerte dalla connettività e dalla condivisione, l’Internet delle Cose e le nuove idee in fatto di design ed organizzazione urbana, ma anche le macchine che si guidano da sole in sperimentazione da parte di Google, le possibili applicazioni commerciali dei droni e le ricerche in fatto di energia pulita, sono solo alcune delle iniziative che convergeranno probabilmente nel laboratorio affidato a Dan Doctoroff.

Il valore centrale dell’integrazione, peraltro, è da intendere anche con altri servizi di Google: per quanto non sembri un settore di ricerca direttamente collegato con il core business di Mountain View (a parte l’iniziale fase di raccolta dati), lo stesso Page cita con l’occasione i laboratori di ricerca di GoogleX e Calico, entrambi interessati a risultati a lungo termine e dagli sviluppi ancora non prevedibili.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
11 giu 2015
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