Nokia: HERE non è più qui

Nokia: HERE non è più qui

Il consorzio di produttori automobilistici tedeschi che comprende AUDI, BMW e Mercedes si aggiudica il comparto della finlandese dedicato alle mappe: l'operazione vale 2,8 milioni di euro
Il consorzio di produttori automobilistici tedeschi che comprende AUDI, BMW e Mercedes si aggiudica il comparto della finlandese dedicato alle mappe: l'operazione vale 2,8 milioni di euro

Nokia ha annunciato il raggiungimento di un accordo con il consorzio tedesco di aziende automobilistiche che comprende AUDI, BMW e Daimler per la cessione di HERE .

Nel dettaglio, per il momento, non si sa quanti dei 6.454 dipendenti verranno licenziati insieme al passaggio di consegne della società, né l’utilizzo che ne verrà fatto del servizio da parte del nuovo titolare. Il comparto della finlandese dispone di tecnologie e dati legati alle mappe: facile, dunque, comprendere i motivi dietro l’interessamento del consorzio che per HERE ha investito 2,8 miliardi di euro.

HERE fornisce servizi di digital mapping e localizzazione e si inserisce alla perfezione nell’evoluzione dei computer di bordo delle automobili, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di sistemi di localizzazione complementari allo sfruttamento dei dati generati in tempo reale dai veicoli e dai dispositivi ad essi connessi. Tramite HERE, insomma, le aziende automobilistiche possono offrire servizi ad hoc ritagliati sui bisogni dei propri utenti sia nella forma di mappe dettagliate che di servizi geolocalizzati.

Rajeev Suri, Presidente e CEO di Nokia, ha dichiarato che si tratta del “passo per completare la trasformazione di Nokia: stiamo integrando l’ex Nokia Siemens Networks con la neo-acquisita Alcatel-Lucent, operazione che dovrebbe concludersi a metà del prossimo anno”. Se per qualche osservatore si tratta della trasformazione della finlandese in un vero e proprio patent troll, per il momento la finlandese sembra rimasta con l’obiettivo di semplificare il proprio business focalizzandosi in infrastrutture di rete, magari con la prospettiva , dopo la vendita della divisione Devices & Services a Microsoft nell’aprile del 2014, di affidare a terzi la produzione di un nuovo smartphone sviluppato in casa.

Claudio Tamburrino

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
3 ago 2015
Link copiato negli appunti